Netflix fa il pieno di abbonamenti, ma fa pagare i suoi fedelissimi
Tante buone notizie e qualche dato su cui riflettere per Netflix. Partiamo dalle prime: alla fine di ottobre, Netflix ha ottenuto un record di nuove sottoscrizioni (5,59 milioni) e, alla fine di dicembre, ha superato i 75 milioni di abbonati. I ricavi sono a quota 1,67 miliardi di dollari.
I numeri tengono conto solo in parte del rafforzamento in Europa (il lancio in Italia, Spagna e Portogallo è arrivato a fine ottobre) ma non ancora dell'allargamento globale a 130 mercati. Per scoprire se il successo sarà planetario, bisognerà aspettare il prossimi trimestre.
Numeri che stanno ripagando anche gli investitori: negli ultimi tre mesi il titolo ha guadagnato il 9%. Fin qui le buone notizie, che comunque costituiscono la parte più corposa del giudizio.
Tra i dati, però, si intravedono delle piccole frenate: per la prima volta, il numero dei nuovi abbonati è calato rispetto al trimestre precedente negli Usa, il mercato principe. La piattaforma di streaming è passata da 1 ,15 milioni a 880 mila utenti. La flessione è fisiologica in un mercato maturo ma ha comunque sorpreso gli analisti.
Se l'azienda brinda, sono proprio gli utenti americani più fedeli a dover incassare una brutta novità: il prezzo del loro abbonamento aumenterà. Gli adepti di Netflix della prima ora, infatti, hanno pagato fino 7,99 dollari per lo streaming in hd. Adesso la tariffa sarà adeguata alla distinzione in vigore per i nuovi abbonati: 7,99 al mese per la definizione standard e 9,99 per l'hd.
@paolofiore