The League, l'anti-Tinder per laureati che piace agli investitori
A una prima impressione sembra l'app più altezzosa di sempre. Poi leggi l'auto presentazione di The League e ogni incertezza svanisce: si tratta dell'app più altezzosa di sempre. L'idea di Amanda Bradford, ex studentessa di Stanford, è stata quella di creare un sito per incontri riservato a persone laureate. Una sorta di Tinder, ma d'élite.
Lo afferma la stessa app. "Non siamo contro Tinder, ma perché non passare il vostro tempo in modo più intelligente?". Mettendo da parte l'idea che l'intelligenza si misuri in lauree, The League continua a tirarsela: i suoi utenti sono persone "colte e popolari che non avrebbero bisogno di un'app di appuntamenti". Però, intanto The League mette al riparo dai fake e confronta gli interessi degli iscritti (non solo via Facebook ma anche e soprattutto tramite LinkedIn) per trovare la giusta combinazione. Privacy assicurata: l'algoritmo è fatto apposta per evitare di incrociare vostri amici o colleghi. In modo da non dover ammettere con imbarazzo la ricerca di incontri on line.
Eppure, assicura la fondatrice, a differenza di Tinder The League non è pensata per fare incontri di natura sessuale. Niente sesso, siamo intelligenti.
Per ora gli iscritti sono 4500, nella sola area di San Francisco. Ma l'app potrebbe sbarcare presto anche a New York, anche grazie a un finanziamento da 2 milioni di dollari ottenuto la scorsa settimana. L'app con la puzza sotto il naso piace glia investitori.