"Per noi troppa burocrazia". Medici di famiglia in fuga
Il vecchio medico di famiglia, almeno come lo ricordiamo tutti noi, rischia di scomparire. Colpa dell'età media della categoria che è molto alta e del rischio che entro il 2020 quasi il 50% dei medici ancora attivi potrebbero andare in pensione. E se ci aggiungiamo anche i prepensionamenti allora c'è il rischio di una vera e propria emergenza sociale.
Come mai questo pericolo? Affaritaliani.it lo ha chiesto ad Antonello Fimmanò, responsabile per la Lombardia dell'Associazione italiana medici di famiglia: "Il motivo fondamentale è il carico burocratico, che è cambiato in maniera insopportabile negli ultimi anni".
In che modo? "Ci hanno gettato addosso una serie di incombenze che vanno al di là di quella che è la cura primaria del paziente. Attualmente l'80% del mio tempo in ambulatorio lo passo a compilare moduli e non a visitare".
Perchè all'improvviso così tanti medici di famiglia vogliono andare in pensione? I fattori sono diversi. La gente sempre più spesso viene dal medico perchè ha l'esenzione, magari chiedendo visite di cui non ha neanche bisogno. E nel momento in cui dico di no al paziente io medico sono ricattabile, perchè rischio di perdere lui e tutta la sua famiglia. Per questo dico che è costruita male la normativa. Se quindi fino a 20 anni fa si lavorava fino a 70 anni, ora appena è possbile i medici se ne vanno. Per non parlare di quelli che se ne sono già andati quando abbiamo avuto l'obbligo di passare dal sistema cartaceo a quello computerizzato".
Con tutti questi pensionamenti non c'è il rischio che vengano a mancare i medici di famiglia? Attualmente bisogna fare una scuola di specializzazione. Questi nuovi medici li stiamo preparando a quella che è la medicina di famiglia oggi. Il problema è per coloro che sono già autorizzati ad esercitare, per questi non è più accattivante fare questo mestiere. Già quelli che potevano ritirarsi l'hanno fatto..."
andrea bufo
Twitter: @AbuBufo