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A2A conferma il sostegno volontario per gli utenti del teleriscaldamento
Renato Mazzoncini (A2A)

A2A conferma il sostegno volontario per gli utenti del teleriscaldamento

Il gruppo A2a conferma le misure a sostegno dei propri clienti del teleriscaldamento anche per il primo trimestre del 2023. Lo si legge in una nota in cui viene indicato che "resta bloccata la componente del prezzo legata al Pun", il 'Prezzo Unico Nazionale', che valorizza l'utilizzo del calore generato da fonte non fossile a 200,721 euro al MWh. Un valore, ricorda A2a, "congelato da inizio 2022 e che nel mese di dicembre ha superato mediamente i 300 euro al MWh". "Qualora il valore mensile del PUN, nel trimestre di riferimento, risultasse inferiore - spiega A2a - verrà comunque applicato il valore reale stabilito dal Gestore del mercato elettrico".

A2A, in legge di bilancio un "importante intervento pro teleriscaldamento"

Secondo la Multiutility, la misura "totalmente volontaria" che si applica agli utenti di Milano, Brescia e Bergamo, permetterà un risparmio medio di "circa 144 euro per famiglia-tipo nel solo primo trimestre dell'anno rispetto al tradizionale riscaldamento a gas". A2a ricorda poi che nella Legge di bilancio del 2023 "è stato inserito un importante intervento a sostegno del teleriscaldamento, che prevede l'applicazione dell'Iva ridotta al 5% per i consumi del primo trimestre del 2023 (gennaio-febbraio-marzo, ndr), equiparando il trattamento già previsto per il riscaldamento a gas". A questo proposito la controllata A2a Calore e Servizi informa che le fatture emesse nel prossimo mese di gennaio saranno riferite solo ai consumi fino al 31 dicembre del 2022, riportando quindi le aliquote valide nel periodo di riferimento.

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