A- A+
Gruppo Cap
La sensibilità entra nel bilancio. La rivoluzione gentile di Cap

La sensibilità entra nel bilancio. La rivoluzione gentile di Cap

La sensibilità, fino ad oggi, non rientrava nei bilanci societari. Una delle novità di questo mondo post Covid, moltissime negative, questa molto positiva, la porta la presentazione dei numeri di Cap Holding il gestore delle acque pubbliche della città metropolitana e non solo. "Essere sensibili vuol dire aver deciso di non emettere le bollette in un momento così difficile. Ma non solo: vuol dire aver dato ai comuni nostri soci otto milioni a fondo perduto perché potessero far fronte ad alcune emergenze. E ancora: due milioni per gli ospedali". Poi ci sono tutte le misure di sicurezza introdotte in azienda perché tutti potessero operare - nei settori che non si sono fermati - con meno rischi possibile. E poi, soprattutto, c'è l'accantonamento a bilancio di ben 35 milioni di euro. "Abbiamo calcolato, in modo molto prudenziale, che su due anni potremmo avere crediti non esigibili per un totale di 35 milioni di euro. Nel piano industriale ci attrezziamo per sostenere un eventuale ammanco anche di questo tipo, mediante una razionalizzazione dei processi e senza eliminare neppure un investimento". A spiegare tutto questo è Alessandro Russo, il presidente di Cap Holding, che insieme a Michele Falcone, direttore generale, hanno presentato i bilanci in una conferenza stampa zoom.

QUI IL COMUNICATO COMPLETO

GRUPPO CAP PRESENTA IL BILANCIO CONSOLIDATO: RICAVI OLTRE 369 MILIONI DI EURO E 107 MILIONI DI INVESTIMENTI SUL TERRITORIO

 

Gli investimenti in infrastrutture crescono del 13% rispetto al 2018, EBITDA a quota 109 milioni. Il gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano registra un anno da record che gli consente di scendere in campo per fronteggiare la crisi economica supportando territorio e stakeholder.

 

Ricavi che superano i 369 milioni di euro, risultato netto d’esercizio di 32,25 milioni di euro, contro i 31,94 milioni del 2018. 109,18 milioni di EBITDA e quota record di investimenti in infrastrutture a servizio del territorio che raggiungono i 107,44 milioni di euro, un valore pari al 42% dei ricavi della tariffa, in crescita del 13% rispetto al 2018 e del 43% rispetto a cinque anni fa, con un indotto generato di 2.686 posti di lavoro. Sono questi i numeri del bilancio consolidato 2019 di Gruppo CAP, l'azienda pubblica che gestisce il servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, nel settore idrico prima azienda in-house italiana per patrimonio e quarta per abitanti serviti.

Questi risultati sono il frutto di un percorso virtuoso, che trova una tappa fondamentale nel Piano di Sostenibilità presentato nel 2018, che ha saputo dare un nuovo volto alla vision della water utility, consentendo di adottare gli strumenti più adatti per rispondere con tempestività ai cambiamenti economici, sociali, e ambientali in atto.

Il 2019 è stato un anno importante per la nostra azienda, con risultati che ci consentono di guardare all’immediato futuro con fiducia, commenta Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato di Gruppo CAP. Le scelte strategiche che abbiamo fatto ci hanno permesso di sostenere una crisi imprevedibile con prontezza ed efficacia. Ora, abbiamo davanti un futuro in cui difficoltà economiche, esigenze di sicurezza e separazione sociale saranno la norma. Per questo abbiamo aggiornato in tempi rapidi il nostro piano industriale, prevedendo investimenti mirati a sostegno della comunità per ritornare in un paio di anni ai numeri positivi del 2019. Dalla crisi generata dal Covid-19 possiamo uscire solo rilanciando gli investimenti”.

“L’investimento record di oltre 107 milioni di euro del 2019 è il frutto di una gestione industriale della risorsa idrica integrata che impegna il 35% della tariffa nello sviluppo di infrastrutture e servizi sempre più smart, nelle sfide dei progetti di economia circolare, ricerca scientifica, simbiosi industriale, commenta il direttore generale Michele Falcone. Un dato ben superiore alla media nazionale, che si attesta al 24% (Blue Book 2019). Parliamo di un investimento pro-capite costantemente cresciuto negli anni che ha raggiunto quota 56 euro, il 45% in più rispetto alla media nazionale di 38,7 euro (Blue Book 2019). Ma non ci fermiamo qui. A maggior ragione, in un contesto come quello attuale di cambiamento e crisi economica, intensificheremo impegno e risorse per essere ancora più sensibili, innovatori, resilienti”.

Il bilancio consolidato è stato approvato lunedì 20 aprile dal Consiglio di Amministrazione di CAP Holding S.p.A. insieme alla Dichiarazione Consolidata di carattere non finanziario ai sensi del D.lgs. 254/2016. In dettaglio, il totale dei ricavi si attesta nel 2019 a 369.265.065 di euro, per la quasi totalità frutto del servizio idrico, mentre il saldo di gestione è pari a 32.259.106 di euro. La differenza tra valore e costi della produzione nel 2019 è stata pari a 52.152.525 euro, contro i 42.174.650 euro del 2015. L’EBITDA è pari a 109.181.127 di euro. Gli investimenti in immobilizzazioni tecniche si attestano a 107.441.854 euro, contro i 95.452.714 euro del 2018.

Sensibilità, Resilienza e Innovazione sono stati i punti cardine sui quali Gruppo CAP ha sviluppato la propria strategia, finalizzata a creare valore condiviso per il territorio e i suoi stakeholder, attraverso progetti legati allo sviluppo dell’economia circolare: dalla produzione di biometano nei propri impianti al recupero di nutrienti, dal riutilizzo di acqua depurata ai cantieri green, dalla prevenzione del dissesto idrogeologico, ai contatori smart e alle tecnologie digitali. Un valore aggiunto per la Città metropolitana che si concretizza proprio nei 107 milioni di euro investiti, con la consapevolezza che un servizio essenziale come l’acqua possa essere gestito solo con un approccio industriale e sostenibile.

Un approccio che ha consentito a Gruppo CAP di far fronte con la massima tempestività ed efficacia all’emergenza Covid-19 e alle conseguenze economiche e sociali che avrà sul territorio lombardo. In tempi brevissimi, l’azienda ha messo in atto una serie di misure concrete per proteggere le proprie persone, supportare gli utenti, sostenere, con iniezioni di liquidità e agevolazioni, gli stakeholder e i fornitori, con l’ambizione di contribuire al rilancio economico del territorio.

Alla luce di un cambiamento economico-sociale tanto improvviso quanto imprevedibile, Gruppo CAP ha rivisto il proprio piano industriale, mettendo in sicurezza i conti aziendali e adottando alcuni strumenti di natura finanziaria e gestionale, riducendo i costi e preparando la ripartenza degli investimenti nella seconda parte dell’anno e nel 2021. In particolare, per il quinquennio 2020-2024 sono stati rivisti sia i costi sia gli investimenti, secondo una logica prudenziale che consenta tuttavia di perseguire gli ambiziosi traguardi fissati per il 2033 dal Piano di Sostenibilità.

Essere SENSIBILI, significa per CAP essere parte di una comunità e avere responsabilità nei confronti di tutti gli stakeholder. L’utility ha da subito attivato misure di sostegno al reddito in modo da garantire il lavoro e la stabilità occupazionale di tutti i lavoratori. È inoltre intervenuto in favore dei propri dipendenti, attraverso un forte incremento dello smart working (87,5%). Dopo aver messo in atto sin dall’inizio dell’emergenza tutte le disposizioni di sicurezza secondo un rigido protocollo volto a garantirne la salute, il personale operativo è stato subito ridotto al minimo grazie all’applicazione di un sofisticato sistema di tecnologie 4.0, che consente l’automazione delle attività industriali e di controllo degli impianti da remoto.

Per sostenere tutti i Comuni gestiti e gli ospedali pubblici del territorio della Città metropolitana di Milano, CAP ha stanziato 10 milioni di euro, di cui 1,8 milioni destinati alle strutture ospedaliere pubbliche e 8,2 ai comuni. Ha inoltre adottato incisive misure a favore dei fornitori, anticipando pagamenti per 16,7 milioni di euro, fornendo assicurazioni gratuite per le anticipazioni e autorizzando avanzamenti dei lavori anche in deroga ai contratti per 5 milioni di euro. Ha sostenuto cittadini e imprese, posticipando le scadenze delle bollette. Anche le procedure di gara sono state semplificate per facilitarne l’accesso, attraverso una serie di sgravi burocratici e l’impiego della piattaforma Skype, di droni e della tecnologia 3D. Si può stimare a 185 milioni di euro il valore delle gare pubblicate dall’inizio del lockdown.

Essere RESILIENTI è la capacità di adattarsi al cambiamento. CAP ha scelto di proseguire sulla rivoluzione green e sull’economia circolare, pianificando 53 milioni di euro per gli interventi green, di recupero delle risorse e risparmio energetico e 34 i milioni per opere e impianti di economia circolare.

Ma il cambiamento in atto può essere gestito solo con l’Innovazione che per Gruppo CAP significa continuare a puntare sullo smart working, sulla digitalizzazione delle reti, su ricerca e sviluppo. L’obiettivo è ambizioso: allocare 34 milioni di euro in progetti di digitalizzazione e 8,5 milioni in ricerca e sviluppo.

 

 

Commenti
    Tags:
    gruppo cap





    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.