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Milano
Acquisto beni durevoli, in Lombardia nel 2020 -12,7%

 Il reddito pro capite dei cittadini della provincia di Brescia e' arretrato del 3,1% (il calo piu' marcato in Lombardia) slittando a 19.241 euro. La spesa complessiva per i beni durevoli nel 2020 e' stata di 1,468 miliardi (2.667 euro a famiglia) rispetto agli 1,663 miliardi dell'anno precedente, come rilevato dall'Osservatorio Findomestic. Nel settore della mobilita', le auto nuove hanno alimentato un mercato da 380 milioni (-21,0%), di poco inferiore a quello delle auto usate (395 milioni con una perdita del 13,9%). Piu' contenuto e' stato il calo per i motoveicoli: -2,1% per 35 milioni totali. Nell'ambito dei beni per la casa, la crescita del 26,9% ha portato l'IT a 56 milioni, mentre elettrodomestici (106 milioni) e elettronica di consumo (44 milioni) sono aumentati rispettivamente del 2,7% e del 4,6%. La telefonia ha subito una contrazione del 2,7% per un valore complessivo di 123 milioni. Il comparto dei mobili ha perso l'11,7% (comunque la flessione piu' contenuta nel quadro regionale) retrocedendo a 328 milioni.

Per quanto riguarda Bergamo, nel 2020 il reddito pro-capite e' scivolato a 20.254 euro con un decremento di 3 punti percentuali. La spesa per beni durevoli delle famiglie bergamasche e' stata di 1,231 miliardi, pari a 2.585 euro a famiglia (-12,5%). L'anno scorso sono stati spesi 326 milioni di euro per le auto nuove (-21,3%), 333 milioni per quelle usate (-11,9%) e 38 milioni per i motoveicoli (-5,4%). L'Osservatorio Findomestic ha registrato aumenti significativi nei principali segmenti della tecnologia legata all'abitare: +22,5% per l'IT (45 milioni), +2,7% per l'elettronica di consumo (36 milioni) e +1% per gli elettrodomestici (90 milioni). Pesanti, invece, i cali per i mobili (-12,7%, 265 milioni) e per la telefonia (-3,7%, 98 milioni).

MONZA-BRIANZA. Il reddito pro-capite dei cittadini della provincia di Monza e Brianza nel 2020 e' diminuito del 2,5% attestandosi a 24.860 euro. Rispetto al perimetro dei beni durevoli, l'Osservatorio Findomestic ha calcolato che il territorio provinciale di Monza e Brianza e' quello con la spesa media familiare piu' elevata dell'intera Lombardia (2.960 euro per 1,128 miliardi totali), nonostante una contrazione del 14,4%. Sul fronte della mobilita', gli acquisiti hanno subito un forte ridimensionamento: il mercato delle auto nuove e' sceso a 320 milioni (-24,1%) e quello delle auto usate a 291 milioni (-17,2%). Si tratta dei passivi piu' pesanti dell'intera Lombardia. Il mercato dei motoveicoli ha registrato una perdita del 6,7% raggiungendo appena i 30 milioni. Negativa anche la dinamica di mobili (-12,1%, 239 milioni) e telefonia (-3,3%, 89 milioni). Le note positive arrivano dall'IT, che ha toccato i 46 milioni con una crescita del 28,7%, dall'elettronica di consumo (+4,3% per 33 milioni) e dagli elettrodomestici (+2,9% per 80 milioni).

In provincia di Varese nel 2020 il reddito pro-capite e' calato del 2,2% (21.876 euro) e la spesa per i beni durevoli e' diminuita del 13,3% (1,123 miliardi pari a 2.874 euro a famiglia). Gli autoveicoli continuano a rappresentare la voce di spesa piu' consistente per i varesini, a dispetto della debolezza dei mercati: -19,7% per le auto nuove (345 milioni), -16,3% per quelle usate (287 milioni) e -6% per i motoveicoli (29 milioni). In linea con le tendenze nazionali e regionali, i cittadini della provincia di Varese hanno destinato le proprie risorse specialmente allo sviluppo tecnologico della casa: l'IT e' aumentata del 28,1% (94 milioni), l'elettronica di consumo del 6% (33 milioni) e gli elettrodomestici del 2,6% (76 milioni). Segno meno per la le telefonia (-4,3% a quota 88 milioni) e, soprattutto, per i mobili (-13,3% per 228 milioni complessivi). Nel Comasco il decremento dell'1,9% ha portato il reddito pro capite a 21.025 euro. Il giro d'affari dei beni durevoli in provincia di Como nel 2020 e' stato di 740 milioni con una perdita del 12,9%.

Particolarmente negativo, come attesta l'Osservatorio Findomestic, l'andamento di mercato delle auto nuove: -20,8% per 228 milioni in tutto. Profondo rosso anche per le auto usate (-13,6% per 175 milioni) e per i motoveicoli (-10,3% a 23 milioni). Tra i beni per la casa, sono state pesanti le perdite nel comparto dei mobili, che non e' andato oltre i 158 milioni (-13,4%). Al contrario, hanno preso il volo gli acquisiti IT (+26% per 24 milioni totali), elettronica di consumo (+7,2% per 23 milioni) e elettrodomestici (+2,1% per 51 milioni). In sofferenza, invece, la telefonia con un - 4% che ha fatto scivolare il mercato provinciale a 59 milioni.

In un contesto generale di recessione, la provincia di Pavia e' riuscita a limitare i danni con una flessione del reddito pro capite dell'1,6%. Lo scorso anno i pavesi hanno speso in beni durevoli 684 milioni, vale a dire il 13,3% in meno rispetto al 2019. Il passivo piu' ampio ha riguardato le auto nuove: -23,1% per una spesa totale di 192 milioni. Un valore analogo a quello delle auto usate: 191 milioni con una contrazione del 13,5%. E per i motoveicoli, con un mercato da 14 milioni, la perdita e' stata dell'11,7%. L'altra faccia del 2020 e' rappresentata dai beni per la casa: gli elettrodomestici hanno raggiunto i 45 milioni (+3%), l'IT 24 milioni (+28,2%) e l'elettronica di consumo 18 milioni (+5,2%).

Male i mobili (-13,1%), che sprofondano a quota 144 milioni, e la telefonia (-3,3%), in arretramento a 56 milioni. In provincia di Mantova, nel 2020, il reddito per abitante e' calato del 2,5%: con 19.146 euro e' il secondo piu' basso della Lombardia. Le famiglie mantovane hanno speso in media 2.672 euro in beni durevoli per un giro d'affari di 468 milioni, che si e' assottigliato del 13,2%. Come per gli altri territori della regione, le peggiori performance di mercato - registrate dall'Osservatorio Findomestic - riguardano la mobilita': -24% per le auto nuove (111 milioni totali), -14,7% per quelle usate (122 milioni) e -19,3% per i motoveicoli (10 milioni). Anche le vendite di mobili risultano in grave perdita: -12,9% con una spesa che si e' ridotta a 114 milioni.

Nel settore della telefonia, Mantova ha limitato il passivo a -2,2% (44 milioni). Gli acquisti della popolazione virgiliana si sono concentrati sui segmenti tech: l'IT ha compiuto un balzo in avanti del 27,4% (18 milioni), l'elettronica di consumo e' aumentata del 4,6% (14 milioni) e gli elettrodomestici sono cresciuti del 3% (34 milioni).

 Lo scorso anno il reddito pro capite dei cremonesi ha subito una contrazione dell'1,7% slittando a 20.945 euro: una perdita contenuta rispetto alla media regionale del 2,5%. I dati dell'Osservatorio Findomestic dimostrano che la spesa per beni durevoli in provincia di Cremona e' scesa a 443 milioni (ovvero 2.827 euro a famiglia) con un arretramento dell'11,9%. La parte del leone e' toccata all'IT con un'accelerazione del 27,8% che ha spinto il mercato a quota 15 milioni. Bene anche le vendite di elettrodomestici (+2,6% per 31 milioni totali) e di elettronica di consumo (+5,1% per 13 milioni).

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