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A Lodi un hub di ricerca per coltivare il benessere dalla terra alla tavola

A Lodi un hub di ricerca per coltivare il benessere dalla terra alla tavola

Se si pensa al Lodigiano le prime immagini che vengono alla mente sono i campi agricoli e gli allevamenti da cui provengono alcune delle prelibatezze gastronomiche di cui la Lombardia va fiera. Ed è proprio lì che si sta lavorando per realizzare un polo di ricerca agroalimentare all’avanguardia, perché l’agricoltura è sì tradizione ma anche innovazione. Del resto, mai come adesso alimentazione e sostenibilità (tanto ambientale quanto economica) devono andare a braccetto e allora ben venga la ricerca intelligente, quella volta al rispetto dell’ambiente e alla valorizzazione di una filiera così preziosa come quella alimentare. È con questo spirito che nasce AGRI HUB, progetto selezionato da Regione Lombardia all’interno del bando “Call Hub Ricerca e Innovazione”, il che vuole dire che potrà contare su un sostegno economico regionale di 3.269.490 euro (su un valore complessivo del progetto di 6.990.816,57 euro) dall’Assessorato Ricerca, Innovazione, Università, Export e Internazionalizzazione di Regione Lombardia, a valere su Fondi Europei POR FESR 2014-2020.

AGRI HUB ha come capofila il PTP Science Park lodigiano e vede il coinvolgimento di organismi di ricerca e imprese. Fra i partner ci sono infatti il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria (Crea), l’Istituto sperimentale italiano Lazzaro Spallanzani, Clever Bioscience, Agroalimentare Sud, Ngb Genetics, Nuova Genetica Italiana e Cib Service.

AGRI HUB si prefigge di creare, nell’ambito del Polo della Ricerca di Lodi, un Hub Tecnologico integrato localizzato nella provincia di Lodi a disposizione del sistema imprenditoriale e della ricerca, per la realizzazione di attività di ricerca, sviluppo ed innovazione nel settore agroalimentare. L’Hub Tecnologico sarà caratterizzato da una piattaforma tecnologica automatizzata ad altissima flessibilità di applicazione, adattabile all’utilizzo su colture differenti destinate alla nutrizione tanto umana quanto animale e in diversi ambienti di allevamento.

L’aggregazione all’interno di un unico polo della ricerca di organismi di ricerca e imprese vedrà in sostanza la nascita a Lodi del primo polo di ricerca sul settore alimentare. Il progetto verrà realizzato attraverso l’implementazione di diversi task operativi che prevedono l’implementazione di programmi di ricerca scientifica ad alto contenuto tecnologico. La realizzazione di piattaforme tecnologiche, la divulgazione dei risultati ottenuti e il monitoraggio degli stessi, completeranno poi il progetto. AGRI HUB avrà delle ampie ricadute sul territorio anche in termini occupazionali, rendendo il progetto a maggior ragione prezioso da un punto di vista sociale.

Il progetto AGRI HUB integra, dunque, aspetti tra loro diversi e complementari: la ricerca, l’innovazione, lo sviluppo e la condivisione. E lo fa partendo da un dato di fatto: la vocazione agricola del territorio che nel lodigiano vuole dire soprattutto zootecnia da latte con tutta la filiera ad essa connessa. Uno dei temi più attuali nel settore riguarda l’introduzione di digestati (sottoprodotti della produzione di biogas utilizzabili come fertilizzanti organici) in agricoltura e non solo. AGRI HUB ha quindi deciso di concentrare parte della sperimentazione sui digestati e sul loro arricchimento con dei formulati batterici in grado di rendere maggiormente disponibili gli elementi nutritivi sia nel suolo che nelle colture. Nell’ambito della sperimentazione il progetto prenderà in considerazione la risposta di suolo, piante, animali e i prodotti, con l’intento di creare un processo virtuoso dalla terra alla tavola con benefici per ambiente, animali ed esseri umani.

“Il progetto AGRI HUB rappresenta il punto di partenza per il rilancio delle competenze del polo della ricerca di Lodi, che punta a consolidarsi come l’hub di riferimento in Lombardia per l’innovazione in ambito agroalimentare e della salute”, commenta Andrea Di Lemma, Amministratore delegato di PTP Science Park S.c.a r.l. (la società di gestione del Parco Tecnologico Padano di Lodi) e responsabile del progetto AGRI HUB. “Il nostro obiettivo di breve periodo, perfettamente riassunto negli obiettivi del progetto AGRI HUB, è di mettere a disposizione del tessuto produttivo e delle istituzioni i risultati delle attività di ricerca e sviluppo che vengono svolte presso l’hub lodigiano, attraverso l’erogazione di servizi ad alto valore aggiunto e l’accelerazione di business per start-up innovative.”

“È una ricerca di valore – prosegue Di Lemma - alle volte non immediatamente evidente a un largo pubblico, che seppur indirettamente ne apprezza i risultati. Ne è un esempio significativo il marchio "DNA CONTROLLATO®" che certifica i prodotti di qualità per la valorizzazione delle produzioni tipiche, a tutela sia del produttore che del consumatore finale. Inoltre, per far fronte all’emergenza sanitaria il laboratorio SMeL del PTP è stato inserito nella rete dei laboratori Covid-19 di Regione Lombardia, facendosi anche promotore, insieme all’Azienda Socio-Sanitaria Territoriale di Lodi, di un progetto per il monitoraggio del virus nelle residenze sanitarie assistenziali e per disabili del territorio. I progetti in corso, con la pluralità di soggetti interessati, danno immediatamente l’idea della mission di questa realtà, chiamata a saper fare massa critica di saperi e ad avere la capacità di interazione con imprese e istituzioni per trasferire rapidamente le nuove conoscenze al mercato.”

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