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L’industria lombarda punta sul grafene, materiale dalle mille proprietà
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L’industria lombarda punta sul grafene, materiale dalle mille proprietà

Il 2020 è stato un anno senza precedenti. Un anno in cui abbiamo dovuto rivoluzionare il nostro modo di vivere. Un anno in cui il nostro ingegno si è attivato per trovare nuove soluzioni e percorrere vie mai intraprese prima.

Fra le tante le idee nate proprio in quel periodo c’è anche GRAFYLTER, un progetto che per il suo elevato grado di innovazione tecnologica ha ricevuto un sostegno economico di 294.057,63 euro dall’Assessorato Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione di Regione Lombardia, attraverso il bando TECH FAST a valere sui fondi POR-FESR 2014-2020.

Dietro a Grafylter c’è Directa Plus, un’azienda lombarda che da anni si occupa di grafene e delle sue applicazioni in diversi ambiti. Anima di Directa Plus è il fondatore Giulio Cesareo, convinto da tempi non sospetti che il grafene sia un materiale destinato ad entrare nella vita quotidiana di ognuno di noi.

“Ho fondato Directa Plus nel febbraio del 2005 a Cleveland, raccontando, davanti a una birra, a tre amici americani, che mi hanno sostenuto in questa impresa, la mia idea di costruire un impianto per la produzione di nano carbonio, ora più noto come grafene”, ricorda Cesareo, sottolineando poi come abbia fortemente voluto portare la sua azienda in Italia nonostante all’estero ci sia già un grande interesse verso questo materiale.

“Oggi il mercato delle particelle di grafene è stimato essere attorno ai 100 milioni di dollari, nel 2025 si stima che il mercato raggiunga un miliardo di dollari”, sottolinea.

“Del resto, il grafene ha tante proprietà che possono da un lato migliorare la vita di tutti, dall’altro contribuire a contenere la spesa pubblica. Le sue caratteristiche di resistenza possono essere sfruttate nella costruzione di strade che durano molto più a lungo, mentre le proprietà antimicrobiche permettono di tenere alla larga virus e batteri, agevolando la purificazione delle acque”.

Come anticipato, il progetto Grafylter prende come punto di partenza l’attività messa in atto nel 2020 in risposta alla pandemia di Sars-CoV-2. In quell’occasione Directa Plus ha sviluppato una mascherina dotata di filtro al grafene con proprietà antimicrobica, in grado di offrire un’ottima respirabilità e dispersione del calore.

Directa Plus, forte di questa esperienza ha deciso di mettere a frutto le conoscenze nell’ambito filtrazione applicandole al settore industriale dove la richiesta di dispositivi filtranti capaci di inibire la proliferazione microbica è in forte aumento.

“Il progetto - spiega l’ing. Valerio Giugliano, Project Coordinator di Directa Plus - nasce dalla volontà di portare l'esperienza maturata durante la realizzazione di mascherine a livello industriale. In particolare, l’obiettivo è andare a portare questa filtrazione all'interno dei filtri per le automobili, combinando la capacità di lavorare i tessuti con la capacità di produrre un grafene realizzato attraverso un processo fisico e senza utilizzo di composti chimici. La nostra ricerca mira alla realizzazione di tessuti sostenibili con caratteristiche antimicrobiche e selettive nei confronti di virus e batteri da eliminare”.

“Siamo nella fase in cui abbiamo già il filtro quasi pronto, abbiamo trovato la giusta combinazione di tessuto non tessuto e grafene. Il filtro adesso è in fase di sperimentazione, ci vorrà un po’ di tempo perché questi filtri vanno testati non solo sull'efficacia ma anche sulla durata quindi necessariamente ci vuole un arco di tempo per ottenere le dovute certificazioni”, aggiunge Giuliano.

“Nulla toglie che questa tecnologia possa poi essere introdotta in ambito residenziale o negli uffici. Abbiamo infatti già sviluppato col partner Danese dei sottomano da scrivania con proprietà antibatteriche e antivirali perché ci siamo resi conto che c'è una forte richiesta di questo tipo di prodotti e una maggiore attenzione da parte dei consumatori ai prodotti che possono tutelare la loro salute”, racconta Davide Cesareo, Sales Director di Directa Plus.

Durante il testing e le validazioni di Grafylter verrà valutata l’attività antimicrobica verso altri ceppi di virus e batteri al fine di aumentare lo spettro di protezione per l’utilizzatore anche in ottica futura.

Un altro obiettivo importante è quello di sviluppare soluzioni filtranti altamente sostenibili, selezionando substrati tessili biodegradabili come i tessuti-non-tessuti di viscosa-bamboo e andare ad applicare il grafene utilizzando leganti naturali invece dei tradizionali leganti sintetici.

Il grafene pare proprio trovare sempre più applicazioni nelle nostre vite quotidiane. Che sia davvero il materiale del futuro?

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