Milano
Agevolazioni affitti, stranieri discriminati: il giudice condanna la Regione
Agli extracomunitari erano richiesti 10 anni di residenza in Italia, 5 sul territorio lombardo e l'esercizio di una attività regolare. Ora si dovrà cambiare.
Fondo affitti, stranieri discriminati: la stenza della Corte d'Appello
La delibera con cui tre anni fa la Regione Lombardia imponeva ai cittadini extracomunitari requisiti speciali per accedere alle agevolazioni previste dal “Fondo sostegno affitti” è caratterizzata da "carattere discriminatorio".
Ad affermarlo, oggi, è stata la Sezione Lavoro della Corte d'Appello di Milano. Le regole stabilite dalla Regione prevedevano che gli stranieri provenienti da fuori dall'Ue dovessero presentare documentazione di '"esercizio di una regolare attività" professionale e un periodo di residenza pari ad almeno 10 anni in Italia e a 5 anni nel territorio regionale per beneficiare degli aiuti destinati alle famiglie in difficili condizioni economiche.
La Corte d'Appello milanese, con la sua sentenza, obbliga la Regione a "modificare" la delibera, eliminare la richiesta di requisiti ritenuti "discriminatori", e dunque "riaprire i termini per la presentazione delle domande" a favore degli stranieri che furono esclusi dall'agevolazione.
Il ricorso era stato presentato dagli avvocati Alberto Guarisio e Livio Neri per conto di una donna originaria di El Salvador, Asgi (Associazione Studi Giuridici sull'immigrazione) e Apn (Avvocati per niente onlus).