Rizzi (Aler Milano) a Direzione Nord: “Un albo per distinguire la morosità incolpevole e contrastare quella colpevole" - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 13:47

Rizzi (Aler Milano) a Direzione Nord: “Un albo per distinguire la morosità incolpevole e contrastare quella colpevole"

Alan Rizzi tra i protagonisti della XXVII edizione di Italia Direzione Nord: “Aler Milano deve offrire una casa a chi il mercato non la garantisce più”

Giorgio d'Enrico

Alan Rizzi a Italia Direzione Nord: “Distinguiamo tra morosità colpevole e incolpevole: è la sfida cruciale”

Alla XXVII edizione di Italia Direzione Nord, kermesse organizzata dalla Fondazione Stelline e ospitata alla Triennale di Milano il 24 novembre, tra i protagonisti anche Alan Rizzi, Presidente di Aler Milano, che ha partecipato al panel "Casa, finalemente tra le priorità"  Queste le sue dichiarazioni nel punto stampa a margine dell'evento.

“Serve un albo per distinguere realmente chi non può pagare da chi non vuole”

Rizzi affronta subito il tema più delicato: “ALER Milano ogni anno si trova davanti a circa 50 milioni di euro di morosità. Per stare in piedi siamo costretti a vendere patrimonio per 35 milioni”.

Secondo il presidente, la priorità è chiarire il confine tra necessità e abuso: “La vera questione è identificare la differenza tra morosità colpevole e morosità incolpevole, che rappresentano più o meno il 50% ciascuna. Bisogna far emergere quella incolpevole in maniera certificata”. La proposta è concreta: “L’istituzione di un albo sarebbe il metodo migliore per certificare in modo indiscutibile la morosità incolpevole. Solo così possiamo far emergere e contrastare con decisione quella colpevole, che è la più dannosa”.

“Aler Milano deve dare una risposta a chi oggi non riesce a trovare casa sul mercato”

Rizzi  sottolinea la necessità di una svolta: “Uno dei temi che mi sta più a cuore è la fascia grigia, tutte quelle persone che non trovano un’abitazione sul mercato libero. Aler Milano deve avere una proposta abitativa per loro”. I numeri confermano l’urgenza: “Ogni anno partecipano 16.000 persone alle graduatorie, a fronte di una disponibilità molto limitata”.

Per affrontare il problema servono due azioni chiave: “Riattare tutti gli appartamenti in turnover — non più alloggi sfitti, ma un ricambio continuo — e offrire una risposta concreta a chi soffre il caro affitti attraverso l’edilizia residenziale sociale”. Il suo impegno è chiaro e diretto: “Offrire una casa a chi oggi ne ha bisogno è ciò che dobbiamo fare da qui in avanti, con azioni concrete e precise che diano a tutti una reale possibilità”.   

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