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Milano

Amadeus e la moglie Giovanna con Fondazione Humanitas per sostenere il progetto AYA

Il conduttore tv e Giovanna Civitillo insieme alla Fondazione Humanitas per la Ricerca: l'impegno a favore del Progetto AYA – “Adolescents & Young Adults” per adolescenti e giovani adulti affetti da patologie onco-ematologiche

di redazione

Amadeus e la moglie Giovanna con Fondazione Humanitas per sostenere il progetto AYA

Una mattinata intensa quella che si è svolta per il terzo anno consecutivo in Humanitas, durante la quale Amadeus e Giovanna Civitillo, insieme alla Fondazione Humanitas per la Ricerca, hanno visitato la struttura e rinnovato il loro impegno a favore del Progetto AYA – “Adolescents & Young Adults”. Con questo incontro, la coppia ha rilanciato l’appello a sostenere la ricerca scientifica e il supporto psico-sociale dedicato agli adolescenti e ai giovani adulti affetti da patologie onco-ematologiche, anche attraverso la destinazione del 5x1000.

Nel corso della giornata, Amadeus e Giovanna hanno incontrato Giulia, attrice teatrale di 25 anni, che nel 2022 ha scoperto casualmente un raro tumore cardiaco alla vigilia di un debutto. Inizialmente diagnosticato come tumore benigno, l’esame istologico ha poi rivelato un sarcoma raro e aggressivo, che ha richiesto un trattamento chemioterapico. Dopo alcuni mesi, la malattia è tornata nella stessa sede. Grazie al team di Cardiochirurgia di Humanitas, diretto dalla dottoressa Lucia Torracca, è stato possibile effettuare un complesso intervento: un auto-trapianto di cuore. La procedura è stata pianificata anche con il supporto degli ingegneri del 3D Innovation Lab di Humanitas University, che hanno realizzato un modello anatomico su cui i chirurghi hanno potuto esercitarsi, insieme al Simulation Center dell’ateneo.

Giulia ha superato l’intervento ed è tornata sul palco con uno spettacolo intitolato “Heart Race”. Durante la visita, ha raccontato il proprio percorso di cura e l’esperienza con il Progetto AYA, che mette a disposizione spazi accoglienti, assistenza clinica e psicologica, e occasioni di confronto con altri giovani pazienti. La possibilità di condividere il vissuto contribuisce a ridurre la solitudine legata alla diagnosi e favorisce momenti di ascolto e vicinanza.

Il programma AYA è pensato per rispondere ai bisogni specifici dei giovani tra i 16 e i 39 anni, una fascia d’età che non rientra pienamente né nell’oncologia pediatrica né in quella dell’adulto. Una diagnosi oncologica in adolescenza può compromettere percorsi personali, scolastici, lavorativi e sociali, generando isolamento. Inoltre, i tumori in questa fascia sono spesso diagnosticati in ritardo e presentano caratteristiche biologiche peculiari, simili a quelle dei tumori rari.

La visita di Amadeus di Giovanna nell'Innovation Building di Humanitas University

Durante la visita, Amadeus e Giovanna hanno anche incontrato medici e ricercatori nei laboratori dell’Innovation Building di Humanitas University, dove si lavora su progetti innovativi di medicina personalizzata. Tra questi, il progetto SMART AYA, focalizzato su sarcomi, tumori della mammella e della tiroide, utilizza l’intelligenza artificiale per analizzare le differenze tra i tumori della fascia AYA e quelli riscontrati in pazienti adulti, con l’obiettivo di migliorarne la comprensione e ampliare le opzioni terapeutiche.

Amadeus: "Per noi importante dare il nostro piccolo contributo a qualcosa di molto più grande"

«Giovanna e io siamo felici di essere anche quest’anno al fianco di Fondazione Humanitas per la Ricerca», ha dichiarato Amadeus. «Per noi è importante dare il nostro piccolo contributo a qualcosa di molto più grande. Conosciamo da tempo la qualità e la professionalità di medici e ricercatori di Humanitas. Abbiamo visto il loro impegno e vogliamo continuare a sostenere il programma AYA, offrendo una speranza a chi ne ha bisogno».

Bertuzzi: (Progetto AYA): "Cancro nell'adolescenza, servono risposte specifiche e una rete oltre la cura"

«L’adolescenza e la giovane età adulta sono momenti di costruzione dell’identità. Quando il cancro arriva in questa fase delicata, servono risposte specifiche e una rete che vada oltre la cura», ha affermato la dottoressa Alexia F. Bertuzzi, responsabile del Progetto AYA e della divisione sarcomi e tumori neuroendocrini del Cancer Center Humanitas diretto dal professor Armando Santoro. «La presenza di Amadeus e Giovanna ci aiuta a sensibilizzare l’opinione pubblica e a promuovere un nuovo modello di cura dedicato ai pazienti giovani, che includa anche la ricerca scientifica mirata».

Il Progetto AYA

Il Progetto AYA, attivo dal 2018 presso il Cancer Center di Humanitas, è uno dei primi in Italia ad occuparsi in modo strutturato dei giovani pazienti onco-ematologici tra i 16 e i 39 anni. L’approccio è multidisciplinare e comprende trattamenti clinici innovativi, studi dedicati alle patologie che colpiscono questa fascia (come linfomi, sarcomi, tumori della mammella e del colon), supporto psicologico e attività finalizzate all’inclusione sociale. Il team è composto da medici, psicologi, psichiatri, assistenti sociali, fisioterapisti e infermieri. Il progetto ha beneficiato nel tempo del contributo di numerosi partner e del sostegno di chi sceglie di destinare il proprio 5x1000 alla ricerca.

Nel 2023 è stata anche lanciata la playlist “AMA con tutto il cuore”, disponibile su Spotify, ideata con i giovani pazienti e promossa da Amadeus e Giovanna, per dare voce alle emozioni attraverso la musica. L’incontro del 25 giugno è stato un’occasione per rilanciare l’invito a sostenere il progetto AYA: ogni donazione contribuisce a costruire percorsi di cura più completi, attenti e umani per ragazze e ragazzi che affrontano una malattia oncologica in età giovanile.








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