Milano
Angelo Costa (Arriva Italia) a Italia Direzione Nord: “Il Tpl diventi un'industria con operatori solidi e integrati"
Il 24 novembre, ospite alla Triennale della kermesse ideata dalla Fondazione Stelline, il dirigente ha delineato le sue tre proposte per potenziare il suo settore

Angelo Costa (Arriva Italia) a Italia Direzione Nord: “Il Tpl diventi un'industria con operatori solidi e integrati"
Ospite alla XXVII edizione di Italia Direzione Nord, la kermesse ideata da Fabio Massa e organizzata dalla Fondazione Stelline alla Triennale di Milano il 24 novembre, Angelo Costa, amministratore delegato di Arriva Italia, ha delineato tre direttrici fondamentali per rendere il trasporto pubblico locale più sostenibile dal punto di vista economico, industriale e finanziario. Una visione che punta a un settore più forte, più integrato e più attrattivo per gli investimenti.
"Puntare sull'industrializzazione del settore attraverso le leve fiscali"
Per Costa, il primo passo è strutturale: il TPL deve diventare un’industria con operatori più solidi e integrati. “Penso che possano essere possibili alcune proposte concrete, in particolare direi in primis il fatto di spingere sull’industrializzazione del settore, cioè la possibilità di creare le condizioni perché ci sia un effettivo consolidamento tra gli operatori”. Un obiettivo realizzabile anche attraverso leve fiscali: “Questo grazie anche ad alcuni benefici fiscali possibili per favorire la fusione, l’aggregazione tra operatori” ha affermato Costa nell'intervista a margine al suo intervento.
"850 milioni per garantire un servizio di livello adeguato"
Il TPL è un ambito che ha costantemente bisogno di fondi per funzionare: “Per rendere sostenibile questo settore è necessario trovare risorse aggiuntive. È stimato in circa 850 milioni il fabbisogno necessario per garantire i livelli adeguati di servizio”. La cifra rappresenta, nelle parole dell’AD, la soglia minima per mantenere un TPL competitivo, efficiente e in grado di soddisfare la domanda crescente.
"Coinvolgere i fondi pensione negli investimenti sul TPL"
La terza proposta riguarda l’apertura del settore a nuovi capitali, in particolare quelli dei fondi previdenziali: “Citerei anche il tema della necessità di coinvolgere i fondi pensione come forma di poter investire in un’attività reale”, spiega il manager, indicando una possibile fonte stabile di risorse per il settore. Ciò richiede un contesto normativo favorevole: “Creando le condizioni perché effettivamente queste risorse finanziarie trovino allocazioni in un settore estremamente interessante, soprattutto in una fase dove la regolazione possa rendere effettivamente attrattivo dal punto di vista dell’investimento questo settore”.












