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Appello Filt Cgil a consumatori online: Stanzione, comprate solo il necessario

Coronavirus, appello Filt Cgil ai consumatori on line: Stanzione, comprate solo ciò che è necessario

IMPRESE-LAVORO.COM - Milano – Il problema del trasporto delle merci – ai tempi di COVID 19 – è drammatico. Una ricerca fatta dalla Filt Cgil in questi giorni presenta dei dati interessanti, è per questo che abbiamo voluto approfondire il tema con Luca Stanzione – segretario generale Filt Cgil Lombardia. “Nelle giornate di domenica e lunedì abbiamo fatto un questionario rivolto ai nostri delegati della consegna a domicilio, abbiamo una copertura di un centinaio di operatori per tutto il territorio lombardo, è un campione molto buono perché si tratta di rappresentanti sindacali che a loro volta sono in contatto con centinaia di lavoratori. Volevamo verificare quasi in tempo reale una sensazione che avevamo: l’esplosione del commercio on-line e il sovraccarico della rete di distribuzione”. “I dati emersi sono chiari: il 24% dei pacchi consegnati sono prodotti di abbigliamento, l’11% generi alimentari, 5% prodotti farmaceutici, 17% elettronica, 10% telefonia e il 33% altro materiale non alimentare e farmaceutico”. E aggiunge Stanzione “per questa ragione abbiamo chiesto - con Cisl e Uil di settore - 0alle aziende di scegliere di prediligere alcune consegne. C’è un problema di sicurezza dei lavoratori. Dalle indicazioni che arrivano dalle autorità sanitarie e dal governo dobbiamo rispettare almeno il metro di distanza tra un lavoratore e l’altro e dobbiamo essere dotati di gel sanificanti, qualora il metro non si riuscisse a rispettare è necessario l’utilizzo di DPI come le mascherine. In alcuni momenti della giornata questo le aziende non riescono a garantirlo. Al rientro del turno o alla consegna, stessa problema, con più difficoltà, per i lavoratori dei magazzini. Come fare? Bisogna provare ad alleggerire i turni ed evitare la compresenza dei lavoratori. Per questo chiediamo alle aziende una selezione dei prodotti ed evitare di incentivare l’acquisto sulle piattaforme con sconti per le merci non indispensabili”. È di ieri sera la notizia che Amazon ha deciso di dare priorità ai prodotti di prima necessità. “Meglio tardi che mai”, commenta il segretario della Filt, “altre filiere della consegna a domicilio si stavano già muovendo in questa direzione. Significa che il sindacato aveva ragione. Ora ci aspettiamo che Amazon condivida con i nostri Rsa un protocollo di applicazione per i suoi magazzini come stabilito dall’accordo nazionale”. La consegna a domicilio non è tutto, “o0ggi c’è anche un’altra emergenza, l’approvvigionamento della Grande Distribuzione. I lavoratori dei magazzini e le aziende ci segnalano un incremento del 35% dei colli movimentati. Questo significa un’attività frenetica dei magazzini per i quali in assenza di mascherine bisogna garantire almeno il metro di distanza. In questo caso la nostra preoccupazione è maggiore perché sono i beni destinati ai supermercati”. Una distinzione non facile quella delle merci necessarie e non… “Se si risale la filiera di approvvigionamento della merce e si guarda al viaggio che fa, ci si accorge che ad un certo punto - quando la merce arriva nei container - diventa impossibile scegliere. Per questa ragione lanciamo un appello alla Grande Distribuzione e ai consumatori che sono gli unici in coscienza a poter fare la differenza, oggi più che mai”. Sono stati registrati alcuni contagi anche tra i lavoratori. “Questo è un ulteriore problema nei magazzini. È già capitato di trovarci davanti all’intera chiusura di un magazzino di approvvigionamento di prodotti di un grande marchio e nei giorni scorsi abbiamo scongiurato lo stesso problema per molti prodotti congelati. I lavoratori dei magazzini si ammalano come gli altri, quando succede vengono messi in quarantena i loro compagni di lavoro, è sacrosanto, ed è per questo che chiediamo di alleggerire e diversificare. L’approvvigionamento dei beni alimentari, dei disinfettanti nei supermercati, dei farmaci e parafarmaci oggi va trattato come un servizio essenziale, alleggerire i magazzini, far lavorare le persone su turni diversificati, ridurre il rischio di contagio significa garantire il servizio per un periodo il più lungo possibile. Per questo rivolgiamo un appello ai consumatori e alle catene della Grande distribuzione: ci sono delle priorità, e su questo c’è il massimo di unità confederale”, conclude Stanzione.

 

 

 
 
 
 
 
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