Aria, tutto e il contrario di tutto: pure gli ex membri del cda fanno politica
Le dichiarazioni dell'ex consigliere di amministrazione di Aria contro Regione generano un doppio cortocircuito. E un po' è anche colpa di noi giornalisti...
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Oggi tutti i giornali (online e cartacei) intervistano Mario Mazzoleni, ex consigliere di amministrazione di Aria. Mazzoleni dice cose anche condivisibili. Ad esempio, spiega che fin da subito le prenotazioni le avrebbero dovute fare le Asst. Beninteso: con questa frase lui, consigliere di amministrazione di Aria, ammette che Aria non funzionava e dunque - almeno parzialmente - si dovrebbe assumere parte della responsabilità che questo comporta. Fin qui, nulla da dire. Mazzoleni fa la sua parte di polemica, e per chi abbia un lontano rudimento di come funzionano le nomine regionali, è anche del tutto logico e comprensibile, perché Mazzoleni è stato nominato su segnalazione e in riferimento al centrosinistra, dunque all'opposizione all'attuale giunta regionale lombarda. Il problema - e qui c'è un cortocircuito che è mediatico, e non politico - è che viene semplicemente presentato come "membro del cda". Non come membro del cda di nomina dell'opposizione, e dunque oppositore. Il lettore è portato a pensare: visto che pure un membro del cda di Aria dice che la colpa è della Regione, sarà colpa della Regione. La quale magari ce l'avrà anche la colpa (ripeto: io avrei fatto fare le prenotazioni alle Asst fin da subito), ma una cosa è se lo dice un manager indipendente, un'altra se lo dice uno che afferisce all'opposizione. C'è poi un secondo cortocircuito: fino all'altro ieri la colpa era della Regione che aveva affidato agli incapaci di Aria. Poi la Regione azzera, e di fatto ammette l'errore. E oggi si dice che in effetti Aria era brava e che gli incapaci sono quelli della Regione che hanno azzerato Aria che però di colpe non ne aveva. Capite l'assurdo? Un assurdo mediatico, non politico e non sanitario. Un assurdo che è colpa di noi giornalisti.
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