Ascioti (Azione): "Bene Forza Italia in Europa, ma a Milano è alleata di Sardone" - Affaritaliani.it

Milano

Ascioti (Azione): "Bene Forza Italia in Europa, ma a Milano è alleata di Sardone"

Il segretario milanese di Azione Francesco Ascioti sulle aperture in vista delle prossime comunali da parte di Forza Italia: "Apprezziamo chi sostiene una difesa comune europea. Ma attendiamo che il Pd inauguri un serio tavolo di coalizione". L'intervista

di Nicolo Rubeis

Ascioti (Azione): "Bene Forza Italia in Europa, ma a Milano è alleata di Sardone"

Forza Italia ha un tema importante: è alleata con Sardone e Vannacci” afferma il segretario milanese di Azione Francesco Ascioti dopo le aperture in vista delle prossime comunali di Milano del coordinatore regionale di Forza Italia Alessandro Sorte, che insiste sull’allargamento del centrodestra e sul dialogo con i partiti centristi e riformisti. “La Lega di Sardone e Vannacci incarna una visione di città e di paese diversa dalla nostra” sottolinea ancora Ascioti che però si rivolge anche al centrosinistra: “Siamo in attesa che il Pd inauguri un serio tavolo di coalizione per discutere di metodo e progetto per la città: lo abbiamo sollecitato più volte, aspettiamo”. L'intervista.

Ascioti, Sorte ha messo sul tavolo anche un’eventuale casella da vicesindaco…

Sono venuto a conoscenza, ovviamente, delle sue dichiarazioni. Ma abbiamo due anni lunghi davanti e stiamo lavorando molto sui temi, ignorati dalla maggioranza di cui facciamo parte. Abbiamo depositato mozioni su sicurezza e mobilità, presto ci occuperemo di musei. È di oggi la nostra mozione sui parcheggi che sono un’emergenza. A Milano siamo sui temi.

Secondo Forza Italia, le vostre posizioni, per esempio sull’Europa, sono più vicine alle loro che a quelle del Pd.

Il Pd su Ucraina e difesa comune ha una linea estremamente ambigua. Apprezziamo molto chi sostiene l’Ucraina e il lavoro sulla costruzione (urgente) di una difesa comune europea.

Intanto però, tutti sembrano guardare ai voti riformisti.

La politica italiana comincia a restituire giustizia a un leader come Carlo Calenda che da quando è caduto il governo Draghi dice che bisogna lavorare in spirito repubblicano. Ciò che serve al Paese è un sano pragmatismo sulle urgenze da affrontare.

Nel centrosinistra i riformisti si stanno provando a organizzare, è nato anche un circolo. Lei che ne pensa?

Si tratta di una iniziativa che non riguarda i partiti ma le persone. Tutto quello che può avere a che fare con il tenere il Pd lontano da una deriva massimalista è un qualcosa che come Azione abbiamo sempre visto positivamente. Dopodiché, noi non facciamo e non faremo mai parte del congresso del Pd  né di eventuali contrapposizioni interne. Mi pare che questo circolo nasca su presupposti alti, non per parlare di tattica milanese.

Calenda non ha escluso la possibilità che Azione a Milano si presenti con un proprio candidato. Come va letta questa dichiarazione?

Nel solco del lavoro fatto fin qui. O c’è una proposta per la città che sia seria e credibile da costruire con altri o la costruiremo da soli, senza paura.

Le primarie non sono un argomento che vi appassiona?

Noi pensiamo che le primarie oggi siano uno strumento che allontana personalità civiche di alto valore che potrebbero diventare eccellenti amministratori: il contrario della loro funzione fino a 10 anni fa, quando servivano proprio ad allargare rispetto agli schieramenti. Oggi si rischia un regolamento di conti fra funzionari di partito.








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