Assago, commissioni negate: "Aventino" delle opposizioni
Ad Assago le opposizioni abbandonano il consiglio comunale denunciando: "La maggioranza ostacola il nostro ruolo di controllo"
Assago, commissioni negate: "Aventino" delle opposizioni
Scontro frontale nel consiglio comunale di Assago, Milano, con le opposizioni che abbandonano nel corso di una infuocata seduta accusando di ostruzionismo la maggioranza. La "resa dei conti" avviene nella serata di lunedì 30 settembre, la protesta dei consiglieri delle liste di Cittadini per Assago, Assago nel cuore e Movimento 5 Stelle avviene dopo la lettura di un comunicato congiunto che illustra i motivi della scelta. Alla base, quella che è definita la "impossibilità di svolgere puntualmente il ruolo di controllo a noi stessi demandato, in rappresentanza del 48,69% dei cittadini che ci hanno votato". In particolare, lo scontro è stato sul diniego da parte della maggioranza di istituire apposite commissioni consiliari al bilancio, all'edilizia ed ai servizi sociali. L'ultimo stop era giunto con una lettera protocollata il 27 settembre e siglata dal sindaco Lara Carano e dal presidente del consiglio Graziano Musella, parlamentare di Forza Italia con un lunghissimo passato in fascia tricolore nel piccolo comune del sud Milano. Nel documento si faceva riferimento alla "strutturale carenza di personale" in municipio, spiegando che era impossibile destinare risorse all'istituzione delle commissioni dovendo garantire altri servizi essenziali e dovendo rispettare altre scadenze imposte dall'esercizio delle attività istituzionali. Una risposta che non è piaciuta ai tre gruppi di opposizione che vi vedono piuttosto il segnale di un "arrocco sulle proprie posizioni di potere", facendo venir meno "un più efficace intervento dell’Amministrazione per il soddisfacimento dei bisogni di tutta la cittadinanza", anche "grazie al contributo delle minoranze".
In aula il 30 settembre il motivo dichiarato dall'Amministrazione è stato definito “puerile e strumentale rispetto al vero scopo che è invece quello di rendere difficoltoso il compito di controllo che la legge demanda ai consiglieri di opposizione”. Per l'opposizione il tutto sarebbe parte di una "evidente ed incomprensibile strategia ostruzionistica di questa maggioranza”. Esemplare in tal senso anche il poco tempo tecnico lasciato ai consiglieri per prendere conoscenza delle carte relative al bilancio consolidato che si sarebbe andato a votare proprio quella sera
“Rifiutare l'istituzione delle commissioni tout court senza neanche sentire la necessità di convocare la conferenza dei capigruppo - prosegue la nota di Cittadini per Assago, M5S e Assago nel cuore – evidenzia la cecità di un'amministrazione arroccata sulle proprie posizioni di potere e lontana da una parte significativa della collettività amministrata. Anche se qualche interprete è cambiato, il refrain rimane lo stesso: azzerare quanto più possibile e a ogni costo coloro i quali non si riconoscono nell'azione amministrativa in carica”.
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