Milano
La due giorni di Assolombarda dedicata alla comunicazione d'impresa
Incontri, dibattiti e networking per parlare di comunicazione d’impresa, delle relazioni istituzionali, ma anche dei modelli organizzativi collegati con i nuovi assetti. E di co-intelligenza

La due giorni di Assolombarda dedicata alla comunicazione d'impresa
All’orizzonte nubi cariche di grandine per le imprese del Belpaese. Col ciclone Trump - dazi che sembra avvicinarsi. Senza dimenticare due o tre guerre che non aiutano la crescita, né i costi dell’energia o il Pil. In questo scenario complesso Assolombarda ospita una due giorni dedicata alla comunicazione d’impresa. Perché non bastano più i jingle da “Mulino bianco”, occorre altro per affrontare una crisi che si prospetta lunga e difficile.
E’ cosi che Alessandro Papini, direttore della comunicazione dell’associazione d’imprese più forte d’Italia ha convocato in via Pantano i professionisti della comunicazione, del marketing, dei media e delle relazioni istituzionali, per riflettere sulla risposta da dare ad un mercato che non si accontenta più di qualche prebenda pubblicitaria, delle PR aggressive o degli influencer da tastiera. Una due giorni di incontri, dibattiti e networking che mette al centro la comunicazione d’impresa, delle relazioni istituzionali, ma anche dei modelli organizzativi collegati con i nuovi assetti. Ne hanno parlato gli Chief Communication Officer, Chief Marketing Officer, Direttori Relazioni Istituzionali di aziende leader del panorama nazionale e internazionale, accanto a importanti player B2B della comunicazione e del marketing.
La co-intelligenza, nuova frontiera per chi opera nella comunicazione
Il tema guida di questa edizione – di gran moda – è quello della co-intelligenza: l’integrazione tra intelligenza umana, collettiva e artificiale come nuova frontiera per chi opera nella comunicazione. Una sfida strategica che investe non solo i linguaggi e i contenuti, ma anche i processi decisionali, la gestione della reputazione, la relazione con i pubblici interni ed esterni e l’etica della comunicazione nell’epoca dell’ipertrofia tecnologica. Ma i temi toccati sono anche altri: dal rapporto tra comunicazione e sostenibilità alle nuove forme di engagement e storytelling, dalla gestione della reputation nei contesti di crisi all’evoluzione delle media relations nell’ecosistema digitale, dal ruolo delle piattaforme digitali alle sfide poste dall’intelligenza artificiale generativa nella produzione e gestione dei contenuti. Sotto la cenere però cova la madre di tutti i problemi: il deficit di rappresentanza delle associazioni rappresentative e un mondo dell’impresa che ha bisogno di rinnovata credibilità.