Milano
Aurigemma (Regione Lazio) a Italia Direzione Nord: “L’autonomia non toglie nulla a nessuno"
Il presidente del Consiglio regionale del Lazio Antonello Aurigemma tra i protagonisti della XXVII edizione di Italia Direzione Nord alla Triennale di Milano

Aurigemma (Regione Lazio) a Italia Direzione Nord: “L’autonomia non toglie nulla a nessuno"
Il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Antonello Aurigemma, è intervenuto il 24 novembre alla XXVII edizione di Italia Direzione Nord alla Triennale di Milano, in un dialogo con il governatore lombardo Attilio Fontana sul tema dell’autonomia amministrativa e non solo. Intervistato da Fabio Massa, Aurigemma ha affrontato dubbi, resistenze e prospettive legate alla riforma.
Secondo il presidente del Consiglio regionale, il dibattito nazionale continua a essere segnato da una “strumentalizzazione” politica. “Se l’autonomia locale diventa un oggetto di strumentalizzazione, diventa la bandiera sia per il centrodestra che per il centrosinistra”, ha osservato. Per Aurigemma, invece, la riforma va letta partendo dalla struttura istituzionale esistente: “Un’autonomia già c’è, si tratta soltanto di efficientarla, rafforzando le competenze dei territori”.
Il punto centrale, spiega, è la conoscenza diretta delle esigenze locali: “Chi meglio della Lombardia conosce il proprio territorio? Chi meglio del Lazio conosce le sue province?”. Quando lo Stato centrale interviene “con persone che non hanno un polso costante della situazione”, ha aggiunto, si rischiano norme che “calate sul territorio fanno più danni che altro”.>
Per Aurigemma l’autonomia differenziata non è una competizione tra regioni, ma uno strumento per velocizzare decisioni e risposte ai cittadini. “Oggi l’innovazione tecnologica è talmente veloce che non possiamo permetterci tempi lunghi. Dobbiamo accorciare i tempi”, ha affermato richiamando anche il principio di sussidiarietà, che permetterebbe di sostenere le realtà più fragili.
Parlando delle esigenze del Lazio, Aurigemma ha insistito sul tema delle risorse e della programmazione: “Noi abbiamo bisogno di certezze nelle risorse e in una programmazione di medio-lungo periodo”. Il Lazio, ha ricordato, è una regione “ponte tra Sud e Nord”, chiamata a ridurre distanze territoriali e a governare le trasformazioni del mercato del lavoro legate all’intelligenza artificiale. “Il progresso non va fermato, ma abbiamo l’obbligo di gestirlo”, ha detto, citando dati della Banca d’Italia secondo cui entro quattro anni “il 45-50% del mondo del lavoro sarà costretto a cambiare tipo di lavoro”.
Per questo, sostiene Aurigemma, l’autonomia può rappresentare una risposta: “Dà la possibilità alle regioni di affrontare con certezze le sfide future”. E ha ricordato la complessità della realtà amministrativa laziale: “Rappresentiamo 378 comuni, dalla capitale d’Italia con 3 milioni e mezzo di abitanti al più piccolo comune di Marcetelli, 56 abitanti. Dobbiamo essere in grado di dare risposte a entrambi”.











