Automotive, retromarcia Ue su elettrico e decarbonizzazione. Guidesi: "Ma per salvare il settore servirà molto di più" - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 19:07

Automotive, retromarcia Ue su elettrico e decarbonizzazione. Guidesi: "Ma per salvare il settore servirà molto di più"

L'assessore lombardo Guido Guidesi, anche presidente dell’Automotive Regions Alliance, commenta l'apertura da Bruxelles e rivendica tre anni di impegno a favore della neutralità tecnologica

di Roberto Servio

Automotive, retromarcia Ue sull'elettrico. Guidesi: "Ma per salvare il settore servirà molto di più"

“Sembra un passo in avanti, da verificare nei documenti tecnici; se quanto sembra si confermerà comunque, per noi, servirà molto altro. L’apertura che oggi arriva da Bruxelles è frutto di un intensissimo e impegnativo lavoro che è partito dal 2022 per cercare di evitare un suicidio industriale deciso da regole assurde e sbagliate”. Lo dichiara l’assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia Guido Guidesi, anche presidente dell’Automotive Regions Alliance, commentando la retromarcia della Commissione europea con la quale salta il divieto alla vendita di auto nuove con motori a benzina e diesel dal 2035, con aperture anche alla neutralita' tecnologica - come chiesto da produttori e diversi Stati.

Quando il dibattito europeo era dominato da una visione ideologica e da scelte calate dall’alto, la Lombardia fu la prima a dire ‘no’ e a proporre una strada alternativa: ‘neutralità tecnologica’, ovvero obiettivi ambientali chiari e libertà di raggiungerli attraverso tutte le soluzioni scientificamente disponibili. “Non una battaglia di retroguardia – affermava già al tempo Guidesi - ma una strategia fondata su dati, ricerca e innovazione”. 

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Una linea che nel tempo ha trovato sempre più ascolto a Bruxelles e che ha avuto un passaggio decisivo il 9 novembre 2023 a Pamplona, durante la seconda Conferenza annuale dell’Alleanza delle Regioni Europee dell’Automotive. In quell’occasione la Lombardia riuscì a far inserire nel documento ufficiale sottoscritto da 34 regioni europee un chiaro riferimento alla necessità di valorizzare tutte le tecnologie disponibili – elettrico, carburanti rinnovabili e idrogeno – nel percorso di decarbonizzazione. 

Un risultato politico che portò la Lombardia a presiedere l’Alleanza nel 2025: un riconoscimento al ruolo di capofila assunto dal sistema lombardo.  Già nel 2023, però, la Regione aveva dato sostanza alle proprie posizioni con i fatti. Il 20 luglio venne presentato lo studio sui carburanti rinnovabili realizzato dal Cluster Lombardo della Mobilità, che coinvolse università, centri di ricerca, imprese e associazioni di categoria, con contributi scientifici validati anche a livello internazionale. Lo studio, trasmesso al Governo il giorno successivo, dimostrò come i carburanti alternativi fossero in grado di abbattere le emissioni lungo l’intero ciclo di vita del veicolo, salvaguardando al contempo occupazione, filiere produttive e competitività europea. 

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L'impegno lombardo per la neutralità tecnologica

Nel 2024 la leadership lombarda si consolidò ulteriormente sul piano europeo. A Bruxelles si tennero il seminario di alto livello sulla ‘Just transition’ delle regioni automotive (22 maggio) e il ‘Political Breakfast’ al Parlamento europeo sul futuro del settore (15 ottobre). Il momento simbolicamente più forte arrivò il 28 novembre, quando la terza Conferenza annuale dell’Automotive Regions Alliance fu ospitata all’Autodromo Nazionale di Monza, segnando l’avvio ufficiale della presidenza lombarda dell’Alleanza. Il 2025 rappresentò il punto di maturazione definitiva di questo percorso. 

“La Lombardia – viene ricordato - guidò il confronto diretto con la Commissione europea nell’incontro di febbraio a Bruxelles con il Commissario Apostolos Tzitzikostas, intervenne in sessione plenaria sulla bozza di risoluzione europea per rafforzare la dimensione territoriale del piano industriale automotive e presentò, sempre a Bruxelles, l’aggiornamento del Manifesto sui carburanti rinnovabili”. A Roma, poi, si tenne il vertice delle regioni italiane aderenti all’Alleanza, mentre venne programmata la quarta Conferenza dell’Automotive Regions Alliance a Monaco di Baviera. 

Alla luce di questo percorso, “oggi il cambio di rotta – ha sottolineato ancora Guidesi - ci consente una speranza che dovrà trovare conferma nei documenti tecnici. È davvero incredibile essere arrivati a tutto questo dopo tre anni di proposte, sinergie con gli altri territori e stakeholder; confronti accompagnati da inconfutabili dati negativi del settore automotive europeo. Continuo a pensare che serva una piena ‘neutralità tecnologica’ liberando la capacità di innovazione del settore che in Europa gode di tradizione e innovazione che negli ultimi anni è stata limitata ad un’unica soluzione, avvantaggiando i costruttori extraeuropei. La mobilità del futuro sarà sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale solo se vedrà protagoniste tutte le tecnologie, endotermico compreso.  L’ideologia, la rigidità, l’incapacità di ascoltare ci hanno portato ad una situazione difficilissima dal punto di vista economico e rischiosa per tutto il settore".  

"La Commissione oggi fa un passo avanti verso la razionalità, verso il mercato, verso i consumatori ma servirà tanto altro per salvare il settore. Soprattutto servirà una Commissione che non chiuda gli occhi davanti all’evidenza", conclude Guidesi.

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