Autonomia di Regione Lombardia: ecco la squadra di Maroni
Sei rappresentanti istituzionali accompagneranno il governatore Roberto Maroni nel negoziato sull'autonomia
Sei i rappresentanti istituzionali che accompagneranno il governatore di Regione Lombardia Roberto Maroni nel negoziato sull'autonomia e le cinque materie che il governatore vorrebbe che siano esaminate dal tavolo milanese: il presidente del Consiglio lombardo, Raffaele Lombardo, il presidente della commissione Affari istituzionali, Carlo Malvezzi, i due rappresentanti della maggioranza (indicati i capigruppo di Lega e Lista Maroni, Massimiliano Romeo e Stefano Bruno Galli) e due dell'opposizione (che dovrebbero essere il capogruppo del Pd, Enrico Brambilla, e un consigliere del M5s tra Dario Violi ed Eugenio Casalino).
Questo l'esito della conferenza lombarda dei capigruppo e dei presidenti delle commissioni consiliari tenutasi lunedì 13 novembre. Nel corso della riunione, il governatore ha riferito la "volonta' di mantenere all'interno del confronto del tavolo di Milano - si legge in una nota - le materie che si riferiscono a istruzione; rapporti internazionali e con l'Unione europea delle regioni; grandi reti di trasporto e di navigazione; previdenza complementare e integrativa; e coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario".
Al termine del negoziato, "l'obiettivo e' quello di affidare al Parlamento un disegno di legge di semplice ratifica dell'accordo, senza citare nel dettaglio le singole materie di cui e' composto, sulla falsariga di quanto avviene per la ratifica degli accordi internazionali - si precisa nella nota diffusa dall'ufficio stampa del Consiglio -. Cio' consentirebbe di 'proteggere' l'accordo istituzionale fra governo e Regioni raggiunto al termine del negoziato".
"La riunione e' stata aperta da un intervento di Maroni, che ha ripercorso i primi passi degli incontri gia' tenuti a Roma, confermando come da parte del governo ci sia la disponibilita' a chiudere la trattativa in modo positivo prima delle elezioni; impegno piu' volte confermato anche dal sottosegretario agli Affari generali" Gianclaudio Bressa, si spiega nella nota.
"Il tavolo di lavoro, come sottolineato dal presidente Maroni, sara' unico e si articola su tre sedi: Milano, Bologna e Roma. Le 23 materie oggetto del negoziato verranno distribuite 5 a Milano, 5 a Bologna e le rimanenti 13 a Roma. Di queste 13, altre 5 potrebbero poi essere discusse a Venezia nel momento in cui il Veneto dovesse aderire al negoziato dopo l'approvazione della propria legge?". L'insediamento formale del tavolo avverra' - si rammenta - a Roma giovedi', poi a Bologna il 17 alle 11.30 e quindi a Milano il 21 novembre alle 11.30.