A- A+
Milano
Autonomia, Maroni frenato dal Governo: "Impossibile per tutte e 23 le materie"

Autonomia di Regione Lombardia, Bressa gela Maroni


Doccia fredda per Roberto Maroni, che si è sentito rispondere "Questo è assolutamente impossibile" dal sottosegretario agli Affari regionali ed Autonomie del Governo Gianclaudio Bressa, in merito alla richiesta di vedere riconosciuta a Regione Lombardia maggiore autonomia su tutte le 23 materie elencate nella Costituzione. Bressa è stato piuttosto categorico, parlando a margine della prima riunione del tavolo autonomia milanese tenutosi a Palazzo Lombardia: "Io preferisco partire bene e chiudere bene anche un accordo limitato su poche materie, che non significa che non possa poi essere esteso ad altre". Ma senza arrivare a tutte e 23 le materie. Impossibile da un punta di vista costituzionale, secondo il sottosegretario.

Autonomia Regione Lombardia, prossimo round a Roma a inizio dicembre


Come riferisce il quotidiano Il Giorno, il capogruppo regionale del Pd Enrico Brambilla commenta: "Se la Regione vuole raggiungere un risultato concreto sull’autonomia si deve ora concentrare su precise priorità –. Inseguire tutte le 23 materie è velleitario e sicuramente inefficace». Aggiunge Andrea Fiasconaro, capogruppo del Movimento 5 Stelle: "Bisogna dare sostanza alle richieste e individuare le risorse per finanziare le materie sulle quali ottenere più autonomia". Maroni punta a chiudere l'accordo quadro entro gennaio: "La tratta-tiva sarà sulle risorse, da chiudere entro la fine proprio di gennaio con un accordo che eviti la contaminazione della campagna elettorale". Prossimo round a Roma entro i primi di dicembre.

Autonomia Regione Lombardia, Maroni: "Ecco le nostre dieci priorità"


Roberto Maroni si dice comunque "molto ottimista" sul futuro esito della trattativa col governo sull'autonomia, all'indomani dell'insediamento del tavolo di Milano. "Noi le chiediamo tutte perche' il referendum prevedeva che ci fosse la richiesta di tutte e 23 le materie", ha ribadito il governatore lombardo, parlando coi giornalisti al suo arrivo al forum della media impresa italiana. "Detto questo - ha chiarito - ci sono delle materie che ci interessano in modo straordinario, che sono quelle del tavolo di Milano e di Bologna, e sono 10. E poi ci sono materie che ci interessano di meno e penso che possano anche rimanere di competenza dello stato. Tipo i giudici di pace, il sistema della comunicazione, l'alimentazione: sono materie che non riguardano solo la Regione Lombardia. Mentre siamo interessati all'educazione, alla sanita' e ai trasporti". "Noi partiamo chiedendole tutte perche' questo e' l'esito del referendum - ha insistito Maroni - c'e' da parte del governo un atteggiamento di collaborazione forte. C'e' interesse comune ad arrivare a concludere un accordo: fara' parte della trattativa capire quali materie e quante risorse. Sono molto ottimista sulla trattativa e sull'esito.

Autonomia Regione Lombardia, Maroni: "Veneto? Se si accoda bene, ma decidono loro"


A chi gli chiedeva se il Veneto del collega leghista Luca Zaia riuscira' ad 'accodarsi' al tavolo avviato da Lombardia ed Emilia-romagna, Maroni ha risposto: "Il Veneto va domani a incontrare Bressa. Se si unira' al tavolo, bene, sono felice, ma e' una decisione che dovranno prendere loro". "So che ci sono anche richieste di Regioni del Sud, come la Campania e la Puglia - ha poi aggiunto - sarebbe molto utile che almeno una delle due si unisse al tavolo per rendere esplicito che non e' una cosa del Nord contro il Sud. E perche' mi interessa anche il tema dei costi standard: questa e' la differenza tra successo e insuccesso dell'operazione. Se una Regione del Sud dice si' ai costi standard e' fatta: e' una rivoluzione nella spesa pubblica".

Autonomia Regione Lombardia, Gori: "Sensato indicare delle priorità"


"E' molto sensato che si indichino delle priorita' e non l'idea di fare 'imbarcate' di competenze". Cosi' Giorgio Gori ha risposto a chi gli chiedeva un commento alla posizione espressa dal sottosegretario Gianclaudio Bressa, secondo cui e' incostituzionale concedere alle Regioni maggiore autonomia su tutte e 23 le materie, come chiede la Lombardia. "Piu' competenze, ancora prima che piu' risorse, significano piu' responsabilita': bisogna poi vedere se la Regione e' in grado di gestirle meglio", ha continuato il sindaco di Bergamo e candidato del centrosinistra alle regionali lombarde, parlando coi cronisti al termine del Forum media impresa italiana. "Noi sindaci lombardi del Pd durante la campagna referendaria avevamo indicato sei competenze ma se sono dieci e' un risultato condivisibile: certo, devo capire quali dieci" Roberto Maroni "intende", ha aggiunto, con riferimento alle dichiarazioni del governatore lombardo che si e' detto "piu' interessato" a dieci materie. "Per esempio - ha spiegato Gori -sulle grandi infrastrutture e' necessario mantenere un coordinamento dello Stato senno' ci troviamo in situazioni come quella dell'oleodotto in Puglia. Io sono per discutere di ricerca e innovazione, istruzione universitaria e politiche per l'ambiente. In piu' credo che la Regione Lombardia, avendo 1500 Comuni abbia bisogno di amministrare il sistema delle autonomieterritoriali". "Non credo" che un eventual accordo col governo sull'autonomia, ha concluso, "influisca sulla campagna elettorale a favore di Maroni. Mi auguro che il rilancio sulle competenze non diventi alibi per nascondere quello che non e' stato fatto in questi anni. Io considero soprattutto che, se l'accordo si attesta, lontano dalle promesse propagandistiche della Lega, su una proposta che si avvicina a quella espressa dal nostro comitato dei sindaci mi pare di potere quantomeno condividere il risultato ".

Tags:
autonomia regione lombardia23 materie autonomia regione lombardiaroberto maroni







Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.