Milano
Baby gang: fermati quattro minorenni autori di 12 violente rapine
E' stata ribattezzata "Arancia Meccanica" la baby gang composta da quattro minorenni fermati dalla Polizia: sono autori di dodici violente rapine
Una baby gang formata da quattro minorenni e' stata fermata dalla polizia del commissariato Quarto Oggiaro, periferia nord di Milano. Le quattro ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite dagli agenti guidati da Antonio D'Urso, dopo aver acquisito numerosi filmati in cui i ragazzini commettevano violente rapine: almeno 12 quelle contestate, per una gang che e' stata ribattezzata 'Arancia Meccanica' vista l'aggressivita' con cui operava.
Volevano accreditarsi come la banda di Quarto Oggiaro: violenti e spregiudicati fra aprile e giugno hanno commesso 12 rapine. Quattro minorenni di eta' compresa fra i 16 e i 14 anni, tutti cittadini italiani, di cui un quindicenne di origini rumene e un 16enne di origini egiziane, sono stati arrestati dai poliziotti del commissariato Quarto Oggiaro. Erano diventati il terrore del quartiere: alberghi, negozi, sale slot ma anche semplici passanti erano le loro prede preferite; dai 3mila ai 5mila euro il valore dei colpi, ma gli oggetti che preferivano rubare erano tablet e smartphone costosi, oggetti che poi ripristinavano e utilizzavano oppure rivendevano.
Per questo i quattro risponderanno anche di ricettazione. In uno degli episodi la vittima e' stato un giovane che camminava in strada con la fidanzata: accerchiato e' stato colpito col calcio di una pistola e per questo ha avuto una ferita curata con dieci punti di sutura. Un'altra volta nel tentativo di rubare una borsa a una donna le hanno fratturato un dito. Ma l'episodio piu' eclatante e' stato il furto di una Porsche Cayenne: minacciando con la pistola il conducente si sono fatti consegnare l'auto con la quale poi scorazzavano per le vie del quartiere. Tutte le rapine venivano commesse con grosse armi finte, ma che comunque spaventavano le vittime: si tratta di pistole, fucili a pompa e addirittura una finta carabina trovata a casa di uno dei quattro quando la polizia e' andata a prenderlo. "Andiamo a fare casino al Beccaria", dicevano in uno dei video che postavano sui social: tutti i colpi infatti venivano registrati e diffusi online. La polizia ipotizza che in questo modo i quattro volessero accreditarsi presso quello che gli investigatori individuano come capo banda: si tratta di un marocchino maggiorenne, gia' arrestato dagli stessi agenti del commissariato Quarto Oggiaro, guidato da Antonio D'Urso, a giugno per droga.
Sarebbe proprio lui il leader che forniva ai ragazzini anche la droga (e' stato accertato che ne facessero uso) e "sicuramente da questa persona dipendevano psicologicamente" come ha spiegato il vice questore aggiunto. Disastrosa la situazione famigliare di tutti e quattro: due non avevano il padre, mentre gli altri due hanno i genitori ma per problemi familiari non si curano dei figli e anche il parroco del quartiere, che li conosceva dai tempi dell'oratorio, li ha sempre descritti come dei bulli. Infatti quando sono stati chiamati in commissariato per essere interrogati sono stati cosi' sfacciati da indossare gli stessi vestiti usati durante le rapine e addirittura quando la polizia cercava di prendere le impronte digitali dalla Cayenne rubata, giocavano con il telecomando. Una volta con un'auto noleggiata rubando i dati del proprietario online hanno addirittura speronato una volante. L'operazione e' stata chiamata dalla polizia 'Arancia meccanica' per la violenza delle rapine commesse e perche' i quattro si sentivano un gruppo molto unito; probabile che volessero inserirsi nel vuoto lasciato dopo i numerosi arresti nei confronti dei criminali storici del quartiere nella periferia nord di Milano.