Milano
Balzani non è iscritta al Pd. Le primarie? Roba da “civici”. Inside

di Fabio Massa
Il dubbio, di certo non amletico, ma comunque ricorrente nella politica milanese, è durato qualche settimana con un po’ di ambiguità. Francesca Balzani è del Partito Democratico? Sicuramente sì, verrebbe da dire, dato che il segretario regionale Alessandro Alfieri l’ha nominata nella sua segreteria. Sicuramente sì giacché, verrebbe da dire, proprio oggi girano le liste dei dem che la sostengono, al grido di battaglia di Stefano Boeri: “Questo è il Pd che vogliamo”. Sicuramente sì, quindi.
E invece no. Assolutamente no. Francesca Balzani non è del Partito Democratico. Secondo quanto può riferire Affaritaliani.it, infatti, il suo nome non compare nelle liste degli iscritti. Tanto quanto Giuseppe Sala, Francesca Balzani non appartiene al “Partito”, ammesso che questo conti qualcosa nella contesa elettorale delle primarie. Resta da capire il perché il segretario Alfieri metta in segreteria una persona senza tessera, ma sono tecnicismi. Quel che ad oggi pare certo e confermato è che quelle che, sbagliando, qualcuno si ostina a definire “le primarie del Partito Democratico”, in effetti di Democratico hanno solo un candidato (con tessera): Pierfrancesco Majorino. Gli altri tre è gente che con le segreterie dei partiti, almeno teoricamente, non ha nulla a che fare. Intanto dallo staff di Francesca Balzani arriva la diffusione del sondaggio di Lorien Consulting, commissionato dal super-supporter Alessandro Dalai. Di tutti i dati, quello che più ha politicamente senso è la fiducia in Giuliano Pisapia e soprattutto il numero di persone che seguirebbe l’endorsement del primo cittadino. Il 14 per cento lo farebbe sicuramente, il 47 per cento abbastanza, il 12 per cento poco, per niente il 16 per cento e non sa il 10 per cento. Insomma, l’interpretazione nel campo di Balzani è che l’endorsement del sindaco conta. Un messaggio chiaro per una discesa in campo chiara?
@FabioAMassa