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Milano
Basilio Rizzo: “Primarie? In aula provvedimenti rischiano di non passare”

di Fabio Massa

Basilio Rizzo, presidente del consiglio comunale di Milano, in un’intervista ad Affaritaliani.it commenta gli aspri contrasti di questa fase di primarie: “L’aula? I provvedimenti condivisi passeranno ma se ci sono troppe fratture molte cose non verranno approvate…” L’INTERVISTA DI AFFARITALIANI.IT

Presidente Rizzo, le primarie agitano la maggioranza. Vede rischi per l’aula del consiglio comunale?
No, è molto semplice. Tutti i provvedimenti condivisi che arrivano in aula dopo una condivisione verranno approvati. Il problema è il rischio è che si avvelenino i rapporti tra di noi. La maggioranza dovrebbe coinvolgere anche l’opposizione, altrimenti molti provvedimenti non passeranno. Dico di più: dovremmo fare in modo di prendere decisioni che lasceranno libertà di operazioni anche al prossimo sindaco, invece di mettere ipoteche.

A proposito di primarie, lei è stato criticato per essere stato alla presentazione di Francesca Balzani.
Sono andato anche alla presentazione della candidatura di Emanuele Fiano, che poi si è ritirato. Sono andato a quella di Majorino. Perché non sarei dovuto andare a quella di Balzani?

Sala non c’è…
Io considero Sala fuori dalla maggioranza. Ho rispetto per la persona ma nella nuova maggioranza che si cerca di costruire io non ci credo. Non si tratta che di un sottoinsieme di quella del 2011, decisamente più ristretto.

Ma va a tutte queste presentazioni: condivide la scelta del suo partito di rimanere fuori dalle primarie?
Certo. Mica le primarie sono le elezioni vere. Se ci saranno le candidature coerenti con il 2011 allora ci saremo. Altrimenti no.

Insomma, in pratica la traduzione è: se vincono Majorino o Balzani voi rientrate in maggioranza, se vince Sala na. E’ una mozione ad personam.
Esatto. Lo diciamo da sempre. Tutto sembra congiurare per far eleggere Sala. E come tantissimi altri io credo che Sala non possa essere il candidato del sogno del 2011.

In questa fase convulsa Pisapia ha fatto errori?
Secondo me doveva scegliere prima. Probabilmente nel momento in cui diceva che non voleva essere candidato una seconda volta doveva individuare le persone che erano coerenti con quel disegno.

Fuori dal politichese: lo spirito del 2011 è sparito…
Queste sono le primarie di una coalizione differente.

A proposito di aula e di tensioni, tutti e tre i big candidati dicono che se saranno eletti riproporranno come prima cosa la delibera sugli Scali ferroviari.
Non tale e quale, mi auguro. Vorrei precisare una cosa: io mica sono contrario al fatto che si affronti il destino di quelle aree, semplicemente voglio ridiscutere i termini degli accordi con le ferrovie. Non dico che non bisogna investire. E’ il decidere che cosa farci che ci ha portato ad opporci. Adesso sono scaduti i cinque anni dal Pgt, è prevista che ci sia una verifica, invece di discutere ad hoc solo di quelle aree c’è una discussione che parte da un ridisegno generale. Se è cambiato tutto perché non cambiare anche una riflessione su quelle aree? E poi vorrei dire un’altra cosa…

Prego.
Ci è stato detto che gli unici accordi possibili erano quelli che dovevamo approvare. Ma non è così. Non è che adesso le ferrovie se ne vanno e non discutono: stanno ancora là, in attesa. E’ la stessa cosa del Leoncavallo: ci avevano detto che sarebbe successo chissà che cosa se trascorreva marzo. E’ successo qualcosa? A me sembra di no…

Cambiamo discorso e concludiamo sulle parole di un suo grande amico: Dario Fo. Sulla candidata del Movimento 5 Stelle dice che lo preoccupa.
Io non intervengo in casa d’altri ma non mi sembra che sia una candidatura che punti a contendere la città. Ritengono forse di non aspirare a governare la città di Milano, non so. Del resto se il sindaco di una città di 1 milione e 300mila abitanti lo decidono in 150… Ma questo vale anche per le primarie.

Beh, là votano in 50mila…
Io dico che le primarie sono un metodo che ha criticità: noi oggi abbiamo un meccanismo per cui un numero ridotto di persone decide chi sono i potenziali sindaci. A questa cosa bisogna dare un correttivo. Gli elettori sono tantissimi: oltre quei 50mila gli altri non contano nulla? E poi la figura di Sala mi porta a dire che più che le primarie stiamo facendo le commissarie. Il problema è che Milano ha bisogno di un sindaco, non di un commissario.

@FabioAMassa

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basilio rizzo







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