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Milano

Bassetti: "Un grave errore aver sospeso il vaccino AstraZeneca"

di Alessandro Pedrini per Affaritaliani.it

Intervista esclusiva a Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie Infettive al San Martino di Genova

Bassetti: "Un grave errore aver sospeso il vaccino AstraZeneca"

Prof. Bassetti, Lei ha lanciato un appello al Governo perché vari in tempi brevi una legge contro gli operatori sanitari che non si vogliono vaccinare…

È necessario varare al più presto una legge nazionale che preveda l’obbligo di vaccinazione per gli operatori sanitari. Una legge che non è contro qualcuno, ma a favore dei cittadini che doveva essere già stata fatta da tempo. Non è possibile che il 15-20% degli operatori sanitari non voglia vaccinarsi. Questi soggetti - almeno in alcuni reparti – non possono lavorare. Un paziente non può e non deve ammalarsi per colpa di chi dovrebbe curarlo e quindi l’unica soluzione è il vaccino universale per queste categorie. La politica deve trovare quindi la soluzione, ma in tempi celeri. Quello che è successo nel mio ospedale è responsabilità diretta di chi non è voluto intervenire. Ho chiesto con forza al Presidente del Consiglio Mario Draghi che in questo momento di emergenza che venga varata questa legge. Serve però la volontà politica. Non dimentichiamoci che siamo in guerra.

L’Italia, dopo Germania e Francia, ha deciso di sospendere il vaccino di AstraZeneca. Cosa ne pensa?

È stato fatto un assist sia ai no-vax, sia a quelli che erano già scettici. Una volta che EMA sbloccherà la situazione bisognerà iniziare una campagna massiccia per riconquistare la fiducia delle persone. Fino a domenica sera non c’era nessun problema sul vaccino AstraZeneca, poi a distanza di 12 ore la Germania ne ha bloccato la somministrazione e noi ci siamo, sbagliando, accodati. Dalle prime analisi sembrerebbe che non c’è alcuna correlazione, se non temporale, tra il vaccino e i decessi. Cosa vuole che pensi la popolazione? Tutto ciò ha aumentato la grande sfiducia, che già c’era, verso le istituzioni. Nel 2014, a seguito delle segnalazioni di quattro eventi avversi, verificatisi in concomitanza temporale con la somministrazione di dosi del vaccino antinfluenzale FLUAD della Novartis, AIFA ritirò dal mercato due lotti. Per ricostruire la fiducia su quel tipo di vaccino ci abbiamo messo almeno 5 anni. Ora non possiamo permetterci una cosa del genere. Non abbiamo alternative. Abbiamo in Italia un numero di vaccini AstraZeneca che non possiamo assolutamente non utilizzare. Mentre EMA e AIFA bloccano il vaccino, nel frattempo muoiono tra le 400 e le 500 persone al giorno a causa del virus. Da uomo di scienza e da medico posso affermare che i benefici della vaccinazione sono di gran lunga maggiori ai rischi.

In UK hanno adottato la strategia di una sola dose di vaccino in modo da coprire il maggior numero di persone. Si è fatto un’idea?

I dati inglesi e scozzesi dimostrano chiaramente che anche con una sola dose di vaccino, sia di Pfizer che di AstraZeneca, si ha un'efficacia molto alta e si riduce notevolmente il ricovero ospedaliero da Covid. È chiaro che sarebbe meglio fare due dosi di vaccino, come da indicazioni della casa produttrice che si basano su un'attenta sperimentazione. Però in mancanza di dosi vaccinali sufficienti si potrebbe procrastinare di qualche tempo la seconda dose e coprire così una fetta di popolazione più ampia. Queste indicazioni però devono necessariamente arrivare da AIFA, ISS e Ministero della Salute.








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