Basta morti sul lavoro: sindacati, impegno concreto o sarà mobilitazione
Dopo l'incidente ferroviario di Lodi, Cgil, Cisl e Uil chiedono interventi per la sicurezza e la prevenzione, dichiarandosi pronti a mobilitazioni
Basta morti sul lavoro: sindacati, impegno concreto o sarà mobilitazione
IMPRESE-LAVORO.COM - Milano - "Ieri altri due morti sul lavoro nel grave incidente ferroviario, questa mattina è ricoverato in gravi condizioni l’operaio edile che è stato schiacciato da un camion in un cantiere nel pieno centro di Milano. Ancora una volta scrivono in una nota Cgil, Cisl, Uil - siamo costretti ad intervenire per parlare di incidenti gravi nei luoghi di lavoro. Nel 2018 abbiamo firmato in Prefettura a Milano il Protocollo di intesa: “PER POTENZIARE LA SICUREZZA SUL LAVORO IN AMBITI PARTICOLARMENTE A RISCHIO “ ma ad oggi questo non basta. C’è il concreto rischio che per non tutti gli attori chiamati in causa la sicurezza sia una priorità. Bisogna dare priorità alle azioni preventive, formare ed informare le persone, fare assunzioni per potenziare i controlli mirati, fare investimenti per l’ammodernamento delle macchine e dei macchinari, innovare le procedure di sicurezza e aumentare le forme di sicurezza passiva, avere ritmi di lavoro più sostenibili e lavori pagati meglio. Tutto questo affinché si affermi una cultura diffusa e partecipata della prevenzione e della sicurezza. Se non ci saranno azioni in questo senso, sarà mobilitazione del mondo del lavoro. Basta parole, Non abbiamo più tempo, non si può più aspettare", conclude la nota.
Bonini (Cgil): troppi morti sul lavoro a Milano, bisogna reagire
Dopo le due ore di sciopero dei ferrovieri per il tragico incidente del Frecciarossa, Massimo Bonini, segretario della Camera del Lavoro di Milano ha postato sui social: "A Milano siamo arrivati ad un punto di non ritorno. La città che guida il Paese non può essere quella che ha i record negativi su morti e infortuni sul lavoro. Le associazioni padronali e le imprese si facciano un esame di coscienza perchè così non si può andare avanti. In un Paese civile queste cose non devono accadere e non sono fatalità come ci si racconta ogni volta. Non si può parlare di 4.0, innovazione, tecnologia e digitale e vedere la gente morire per strada mentre lavora. Il tavolo in Prefettura è uno strumento che può essere utile. Lo si usi con efficacia ma ognuno faccia la sua parte fino in fondo". (imprese-lavoro.com)
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