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Milano
Covid, mancata zona rossa a Bergamo. Speranza sentito dai pm per circa 5 ore
(fonte Lapresse)

Covid, mancata zona rossa a Bergamo. Speranza sentito dai pm per circa 5 ore

Si e' conclusa nel primo pomeriggio l'audizione del ministro Roberto Speranza, sentito come persona informata sui fatti, dal procuratore aggiunto di Bergamo Cristina Rota in trasferta a Roma con un pool di pm che indagano sulla gestione del Covid nella Bergamasca. Da quanto si e' saputo la deposizione di Speranza, durata per circa 5 ore, e' avvenuta presso il Ministero in un clima "disteso" e di "serenita'" e ha riguardato in particolare il presunto mancato aggiornamento del piano pandemico e la mancata attuazione di quello in vigore quando e' scoppiata la prima ondata e tuttora vigente che, secondo gli inquirenti, e' fermo al 2006. ù

Per Speranza il commissario straordinario Domenico Arcuri "sta svolgendo per conto del governo un lavoro essenziale ai fini del contrasto alla pandemia da Covid-19. A lui va il nostro pieno sostegno al di la' delle scomposte dichiarazioni di chi pensa a fare solo propaganda". Lo afferma il ministro della Salute, Roberto Speranza. 

I tecnici della task force ai pm: "Il piano pandemico esisteva ma non è stato preso in considerazione"

Secondo indiscrezioni raccolte da Ansa, alcuni tecnici della task force che ha lavorato all'emergenza Covid avrebbero riferito ai pm di Bergamo che nei giorni successivi al 5 gennaio dell'anno scorso quando l'Oms lancio' l'allarme sul rischio pandemia, si sapeva che esisteva "un piano pandemico" ma anche che tale piano riguardava "un'ipotesi influenzale". Si pensava quindi che, per far fronte all'emergenza dovuta alla polmonite che arrivava dalla Cina e di cui poco si sapeva, si dovesse "fare altro" e dunque quel documento, datato 2006, "non e' stato utilizzato". Queste le spiegazioni in merito alla mancata applicazione del piano pandemico, che e' legge dello Stato, e che, secondo le indagini, e' rimasto fermo al 2006 senza mai essere stato aggiornato. Le audizioni hanno riguardato anche il numero uno dell'Iss, Silvio Brusaferro, e, tra gli altri, il coordinatore del Cts Agostino Miozzo.

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