Milano
Bergamo, immigrate lavorano come schiave pagate 50 centesimi all'ora
Tutte immigrate, tutte pagate in nero, tutte con turni di lavoro massacranti. E tutte pagate 50 centesimi all'orA
DONNE LAVORANO IN NERO A 50 CENTESIMI ALL'ORA A BERGAMO
Tutte immigrate, tutte pagate in nero, tutte con turni di lavoro massacranti. E tutte pagate 50 centesimi all'ora. Non in un paese del terzo mondo ma in Italia, in Lombardia, a Bergamo. Come racconta la Stampa, protagonista della vicenda un'imprenditrice indiana che in un capannone di Credaro dava lavoro a 4 dipendenti regolari a ltre nove in nero.
Si tratta di un indiano e di otto donne, tre indiane, due albanesi, una senegalese, una marocchina e un'italiana. Il loro compito era quello di effettuare la "sbavatura di guarnizioni", vale a dire strappare a mano il materiali in eccesso dalle forme di gomma uscite dalle macchine.
Così, spiega la Stampa, i nove irregolari si portavano a casa, più o meno, 250 euro al mese: salari da Terzo mondo, non da Italia nel 2018. La sindaca di Credaro, Adriana Bellini, non sa dire se sia un caso isolato. La titolare del capannone di Credaro è caduta dalle nuvole, ha spiegato di aver aperto da appena sei mesi e promesso di sistemare le irregolarità. Nel frattempo, è stata multata per 27 mila euro, con l'aggiunta dell'obbligo di mettere in regola i lavoratori che non lo sono, pagamento dei contributi arretrati incluso.