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Milano
Bergamo, parenti vittime Covid: "Menefreghismo delle istituzioni"
(fonte Lapresse)

Coronavirus: Noi denunceremo, report dice Italia impreparata

"L'Italia era impreparata a un'epidemia sentendo i primi notiziari dalla Cina", questo il sunto del rapporto pubblicato sul sito dell'Oms il 13 maggio 2020 ma scomparso in 24 ore, come ha ribadito oggi Luca Fusco, presidente del Comitato Noi denunceremo che assiste le famiglie delle vittime del Covid. "Con un lavoro importante abbiamo recuperato il documento che era stato tolto dal sito dell'Oms - ha rimarcato Fusco - il nostro team ha analizzato ogni documento e le responsabilita' emergeranno in maniera chiara e incontrovertibile a partire dal fatto che un membro del Cts ha dichiarato che non esisteva alcun piano pandemico alla data del 31 gennaio 2020". Il comitato a Bergamo ha tenuto una conferenza stampa illustrando il report che verra' consegnato alla Procura e che sostiene come "il piano nazionale di prevenzione 2014-2018 richiedeva una maggiore preparazione alle pandemie".

Bergamo, parenti vittime Covid: "Menefreghismo delle istituzioni"

Il comitato italiano delle vittime di coronavirus Noi Denunceremo ha presentato il dossier nato dalla relazione del generale in congedo, Pier Paolo Lunelli, relativa al mancato aggiornamento dei piani pandemici italiani. "Il dossier fa luce sul menefreghismo dimostrato dalle autorita' italiane nel corso dell'ultimo decennio - spiega Stefano Fusco del comitato Noi Denunceremo - nelle prossime ore depositeremo in Procura mille pagine di documentazione riconducibili alla relazione del generale Lunelli e chiederemo ci vengano date risposte urgenti sul motivo per cui si siano ignorate direttive chiare provenienti della Commissione Europea circa la preparazione di un piano pandemico. Abbiamo avuto 35.000 morti, diecimila dei quali stando ai dati del generale potevano salvarsi se solo le istituzioni avessero fatto cio' che veniva loro chiesto".

Stessa posizione per Consuelo Locati, la legale del comitato Noi Denunceremo: "Dal 2005, passando al 2013 e via via fino al 2017 e 2018, l'Oms e la Comunita' Europea, passando dal Parlamento Europeo, avevano messo guardia ogni Paese dell'Unione riferendo la possibilita' che si verificasse una nuova pandemia. Per questo non dovevamo essere impreparati. L'obbligo era quello di adeguare il proprio piano pandemico, ormai obsoleto perche' risalente al 2006-2010, al fine di predisporre ogni mezzo ed ogni attivita', coordinata con le Regioni, perche' si fosse pronti a una pandemia. Cosi' non e' stato".

 

 

 

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