Bergamo, smantellata organizzazione dedita a spaccio nell'hinterland
Le accuse: detenzione, trasporto, cessione e vendita di droga tra cui cocaina, eroina, hashish e marijuana
Bergamo, smantellata organizzazione dedita a spaccio nell'hinterland
Vasta operazione della polizia di Bergamo finalizzata alla cattura di vari soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di detenzione, trasporto, cessione e vendita di droga tra cui cocaina, eroina, hashish e marijuana, nonché detenzione di arma comune da sparo. Le indagini, svolte dai poliziotti della squadra mobile, hanno consentito di appurare come un gruppo di persone di nazionalità albanese, insieme ad alcuni italiani, fosse dedito al commercio e alla vendita di stupefacenti nell'intero hinterland bergamasco.
L'operazione, denominata 'Snowfall', ha dimostrato l'esistenza, accanto al sodalizio albanese, del 'canale maghrebino', composto da soggetti nordafricani, in prevalenza marocchini, che, in contatto con i primi, avevano a loro volta un giro di assuntori, di ogni etnia e condizione sociale. I destinatari dei provvedimenti, precisano i militari, avevano disponibilità di armi da fuoco.
L'operazione e' stata condotta dalla squadra mobile di Bergamo, con i colleghi di Milano, Torino, Brescia, Mantova, Cremona, Como, Lecco, Sondrio e Parma, e del reparto prevenzione crimine Lombardia, su ordinanza del gip del tribunale di Bergamo. L'accusa contestata ai 13 arrestati e' di detenzione, trasporto, cessione e vendita di sostanze stupefacenti in particolare cocaina, eroina, hashish e marijuana. L'indagine e' durata piu' di due anni partendo dal fermo del capo, un albanese nato nel 1984 che gestiva un ingente giro di droga occupandosi di rifornire, personalmente o attraverso spacciatori, numerosi assuntori. Il punto di ritrovo per la banda era un caffe' gestito da un secondo albanese, K. G., e da un bergamasco nato nel 1991, M. S.. Tra i clienti molti professionisti tra cui anche un giornalista. Alla banda sono stati contestati circa 6300 episodi di spaccio
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