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Berlusconi, l’attesa per il testamento. Il nodo Fininvest e l’eredità dei beni
Silvio Berlusconi

Berlusconi, l’attesa per il testamento. Il nodo Fininvest e l’eredità dei beni

Sale l’attesa per la lettura del testamento di Silvio Berlusconi. Le ultime volontà del Cavaliere sono affidate al notaio Arrigo Roveda, che per il cavaliere ha curato la creazione di Forza Italia e le pratiche del divorzio con Veronica Lario.

L’apertura del testamento dovrebbe avvenire prima del 4 luglio

Roveda sarebbe in possesso – come riporta Repubblica - dell’eredità materiale e morale insieme a Michele Carpinelli, avvocato d’affari e partner dello studio legale Chiomenti.

 In proposito, per questioni burocratiche, fonti vicine alla famiglia riferiscono che l’apertura del testamento dovrebbe arrivare tra fine giugno (per il 29 è convocata l'assemblea di Fininvest per approvare il bilancio 2022) e i primi di luglio, e verosimilmente prima del 4 Luglio, quando Mfe terrà l’annuale appuntamento per la presentazione dei palinsesti televisivi.

Il nodo Fininvest

La prima questione da sciogliere è come sarà diviso il 61,21% di Fininvest, la finanziaria dell'imprenditore che a cascata controlla il 49,% dell’ex Mediaset oggi Mfe, il 51% di Mondadori e il 30% di Mediolanum. “Se la quota – riferisce Repubblica - venisse divisa in parti più o meno uguali tra i cinque figli, ovvero Marina e Pier Silvio, nati dal primo matrimonio con Carla Elvira Dall’Oglio, e Barbara, Eleonora e Luigi nati dalle nozze con la Lario, di fatto i figli della Lario avrebbero la maggioranza della Fininvest, ma Marina e Piersilvio avrebbero la cosiddetta minoranza di blocco, pertanto nessuna decisione della finanziaria potrebbe essere presa salvo l'accordo di tutti gli eredi”.

Fininvest ha fatto sapere ufficialmente che si va verso la “continuità”

Fininvest ha fatto sapere ufficialmente che si va verso la “continuità”. L'assetto delle aziende dei Berlusconi resterà immutato, o almeno fino a quando i cinque figli dell’imprenditore non decidano diversamente. Rumors riferiscono che Marina, primogenita nonché presidente di Fininvest e Mondadori e membro del consiglio di Mfe, potrebbe avere un ruolo più importante degli altri fratelli anche nell’asse ereditario.

Marta Fascina dovrebbe entrare nell’asse ereditario e ricevere una delle residenze

Il Cavaliere lascia un patrimonio immobiliare tra ville e appartamenti stimato a bilancio in 412 milioni (19 immobili, ma il valore di mercato potrebbe anche essere superiore. A cui vanno aggiunti i quadri, gli arredi le barche e i tanti oggetti di valore collezionati in tanti anni di carriera. Si tratta della villa San Martino di Arcore, villa Belvedere a Macherio, villa Certosa a Porto Rotondo, villa Comalcione sul Lago di Como, villa Campari sul Lago Maggiore, e poi tante altre residenze di lusso a Antigua, Cannes, Lampedusa e così via. Dopo aver già liquidato le due prime mogli, anche la compagna Marta Fascina dovrebbe entrare nell’asse ereditario. Dovrebbe ricevere una delle residenze di Berlusconi e un generoso assegno in denaro.

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