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Milano
Berlusconi, Romano (Pd): "Lutto nazionale? Non in mio nome"
Paolo Romano e Silvio Berlusconi

Berlusconi, Romano (Pd): "Lutto nazionale? Non in mio nome"

Paolo Romano, giovane consigliere regionale lombardo del Partito democratico, prende posizione contro la scelta di indire il lutto nazionale in occasione dei funerali di Silvio Berlusconi mercoledì 14 giugno. Su facebook propone infatti quello che definisce un "piccolo ripasso": "

- Condannato per frode fiscale per centinaia di milioni di euro ai danni di noi cittadini

- Intrattenne accordi economici con Cosa Nostra, come documentato dalla sentenza di condanna per concorso esterno in associazione mafiosa di Dell’Utri, cofondatore di Forza Italia

- Fece votare al Parlamento italiano che “Ruby” fosse la nipote del Presidente egiziano rendendoci ridicoli in Europa e nel mondo per sue questioni private

- Era Presidente del Consiglio mentre nella notte del 21 luglio del 2001 le forze dell’ordine massacravano di botte i giovani manifestanti nella Scuola Diaz a Genova.

Romano contro il lutto nazionale per Berlusconi

Romano calca ulteriormente la mano: "Stiamo parlando di un uomo che dichiarava alla sua squadra “Se vincete per voi un Pullman di troie”, che ha sempre oggettificato il corpo delle donne promuovendo una società patriarcale e sessista. Presidente Meloni, questo lutto nazionale non è in mio nome"

La replica di Forza Italia Lombardia: "Il consigliere Pd Paolo Romano ha perso una buona occasione per rimanere in silenzio"

"Senza vergogna. Il consigliere Pd Paolo Romano ha perso una buona occasione per rimanere in silenzio". È quanto si legge in un comunicato del gruppo consiliare di Forza Italia in Regione Lombardia dopo le affermazioni dell'esponente dem, contrario al lutto nazionale per Silvio Berlusconi.

Gli azzurri: "Chieda scusa alla famiglia, a tutta la nostra comunità politica e ai milioni di italiani che hanno voluto bene e stimato Silvio Berlusconi"

"Il giovane rampollo della sinistra intollerante e irrispettosa, distinguendosi dal suo gruppo di appartenenza in Consiglio Regionale che ha dimostrato tatto e sensibilità per la morte del presidente Berlusconi nonostante le indubbie distanze ideologiche e politiche - si legge nella nota - ha deciso di attaccare scompostamente la giusta decisione del governo di indire il lutto nazionale". Romano "invece di rispettare il silenzio che andrebbe dovuto almeno di fronte alla morte - aggiungono gli azzurri - si è lasciato andare ad un invettiva degna della più becera propaganda, dimostrando che la giovane età non è per forza sinonimo di elasticità e apertura mentale". L'invito degli azzurri rivolto a Romano è quello di "chiedere scusa alla famiglia, a tutta la nostra comunità politica e ai milioni di italiani che hanno voluto bene e stimato Silvio Berlusconi".

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