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Milano
Biciplan Cambio, Città Metropolitana: apre il primo tratto della linea 6
Beatrice Uguccioni

Biciplan Cambio, Città Metropolitana: il 2 luglio il primo tratto della linea 6

Sabato 2 luglio, la Città metropolitana di Milano inaugura con una biciclettata il primo tratto della linea 6 - la Rosa - del Biciplan Cambio. La linea 6 congiungerà Milano con Caravaggio passando per l'Idroscalo e per altri Comuni del territorio. L'annuncio è stato fatto direttamente dal sindaco meneghino Giuseppe Sala. "La mobilità sostenibile è elemento fondante della tutela ambientale", ha osservato il sindaco, "per questo, nei prossimi anni, come Città Metropolitana di Milano, investiremo oltre 400 milioni di euro per realizzare un sistema di ciclabili che colleghi i 133 comuni del territorio, integrandosi con i percorsi ciclabili esistenti".

In prima linea a curare il progetto la consigliera delegata alla Mobilità Beatrice Uguccioni: "Il Biciplan Cambio è un progetto ambizioso di area vasta di mobilità sostenibile con 750 chilometri di piste ciclabili. Una grande sfida, ma è anche l'occasione unica per cambiare le nostre abitudini verso una società molto più ecologica"

I milanesi potranno andare al loro... mare in bicicletta: proprio nel primo weekend di luglio inaugura l'attesa Linea 6, la ciclabile che dal centro della città porta all'Idroscalo: come si è arrivati al taglio del nastro?

Dopo un intenso lavoro di progettazione, per cui ringrazio tutti i professionisti che vi hanno lavorato alacremente, il 7 febbraio sono stati avviati i lavori per la costruzione della prima tratta della radiale Linea 6 -la Rosa che congiungerà Milano con Caravaggio, transitando per Segrate, Pioltello, Rodano, Vignate, Liscate e Truccazzano. Come Città Metropolitana di Milano abbiamo quindi dato il via alla realizzazione del Biciplan "Cambio", la rete di piste ciclabili metropolitane che punta a collegare tutto il territorio. Non si tratta di una scelta casuale, ma s’inizia proprio con una tratta di pista ciclabile richiesta dai cittadini, che unisce la città di Milano con il suo “mare”, ossia il Parco Idroscalo, che da luglio, quindi, sarà raggiungibile in bicicletta.

Il 2 luglio sarà una vera e propria festa: cosa si potranno aspettare i partecipanti?

Sabato 2 luglio ci sarà una grande festa che inizierà alle 9: ci ritroveremo tutti in bicicletta al parcheggio tra via Tucidide e via Cavriana, per poi partire alla volta dell'Idroscalo e lo faremo percorrendo la nuova pista ciclabile che inaugureremo. Sarà un percorso protetto, illuminato, sicuro e realizzato secondo standard di qualità sia dal punto di vista infrastrutturale che ambientale.  All’arrivo ci sarà la cerimonia del taglio del nastro e a seguire una merenda. Allieteranno la mattinata giochi, musica, premi e gadget. Ci saranno anche le campionesse di ciclismo Prisca Savi, Valentina Basilico e Giorgia Dioguardi del team BePink, associazioni di appassionati di ciclismo e numerosi amministratori locali dei comuni coinvolti.

L'inaugurazione della linea 6 è solo il primo passaggio di un progetto ben più ampio e che vede Città metropolitana grande protagonista: il Biciplan. Di cosa si tratta e a che punto è il suo sviluppo?

Il Biciplan Cambio è stato approvato dal Consiglio Metropolitano il 29 novembre 2021 e nasce come un addendum del PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile). Si tratta di un progetto ambizioso di mobilità sostenibile, che punta a dotare il sistema dei trasporti dell’area metropolitana di una nuova infrastruttura dedicata alla mobilità dolce. Si vuole segnare un cambio (da qui anche il nome del Piano) di marcia visto che nei prossimi anni investiremo circa 450 milioni di euro per realizzare una rete capillare di piste ciclabili che si integreranno alle altre modalità di spostamento esistenti con lo scopo di colmare il gap che abbiamo rispetto alle aree metropolitane europee più virtuose. Questo comporterà meno emissioni e traffico, ma anche più sicurezza stradale, poiché ciclisti e automobilisti non dovranno condividere la medesima sede stradale.

In concreto intendiamo realizzare 750 km di piste ciclabili, utilizzando le tecnologie più avanzate e le conoscenze high-tech sempre più innovative. Sono previste complessivamente 24 piste in sede propria e non promiscua: 4 linee circolari; 16 linee radiali e 4 cosiddette green ways super veloci da Nord a Sud e da Est a Ovest con lo scopo di spostare su bici il 20% degli spostamenti totali e il 15% di quelli intercomunali. Saranno diffuse e capillari e ogni linea sarà a meno di 1 km dai punti attrattivi come scuole, poli commerciali, presidi sanitari, fermate del trasporto pubblico locale,  rendendo la bicicletta la scelta più conveniente per tutti i cittadini sia in termini di tempo, sia in termini economici.

È un progetto genuinamente di area vasta, perché pensato in maniera organica costituendo un ecosistema che metterà in più stretto collegamento tutti i 133 comuni della nostra area (compreso Milano), dotandoli di super-ciclabili smart e innovative. Contestualmente ai lavori per la realizzazione delle ciclabili, infatti, verranno avviati i lavori per la posa di nuovi cavi per la fibra ottica, che permetteranno di dotare le ciclabili di soluzioni innovative come l’illuminazione a basso impatto ambientale che di notte si accenda al passaggio dei ciclisti e di giorno si ricarichi.

Abbandonare l'abitudine dell'uso dell'auto privata a favore di una mobilità più green, tra biciclette e mezzi pubblici: un futuro possibile per Milano e l'area metropolitana?

Nel precedente mandato, sempre da Consigliera Delegata alla Mobilità, abbiamo lavorato in sinergia con i 133 Comuni che compongono la Città Metropolitana per rendere sempre più integrato il nostro territorio. In materia di trasporto pubblico locale si è cercato di fare il più possibile per portare vantaggi concreti ai cittadini. In tal senso vanno lette l'introduzione di un biglietto unico su tutti i mezzi (il Sistema Tariffario Integrato del Bacino di Mobilità - STIBM), il rafforzamento dell’Agenzia di Bacino e l’adozione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), un documento strategico di pianificazione che supera la vecchia concezione che vedeva in contrapposizione la mobilità dolce e il trasporto su ferro e gomma per passare ad un concetto di integrazione e intermodalità e rispondere così ai bisogni concreti di cittadini e imprese. Infatti il futuro è proprio nell’integrazione fra tutte le modalità di spostamento, come avviene nelle aree metropolitane europee più virtuose e per questo lavoreremo con sempre maggiore determinazione perché c'è ancora tanto da fare.

Il Biciplan "Cambio" infatti è un progetto di sistema e di area vasta: integra la tutela ambientale, la sicurezza, lo sviluppo economico e il benessere generale. Identifica corridoi super-ciclabili a livello metropolitano e li integra con le ciclabili comunali esistenti, per facilitarne l’uso e cambia il nostro modo di muoverci sul territorio, usando le migliori capacità e tecnologie. "Cambio" vuole incentivare lo spostamento quotidiano in bicicletta come mezzo ovvio e quotidiano, garantendo la realizzazione di piste ciclabili innovative e sicure che siano vere e proprie infrastrutture e non più un orpello delle strade percorse dalle automobili ma siano nettamente separate sia dalle auto che dai pedoni.

Mobilità green non solo per gli spostamenti casa-lavoro, ma anche per potenziare l'attrattività turistica dell'area metropolitana milanese: quali opportunità ci sono?

Il cicloturismo in Italia era un fenomeno in crescita già prima della pandemia di Covid-19, ma il cambiamento nelle abitudini negli spostamenti ha accelerato i processi di sviluppo di una pratica sulla quale il nostro Paese dovrà scommettere in futuro per rimodulare il turismo in un’ottica di maggiore sostenibilità ambientale, ma anche guardando a una più ampia redistribuzione dell’ospitalità. Le persone che hanno ripreso a pedalare in città hanno scoperto il turismo di prossimità: chi utilizza la bicicletta per spostarsi, impara a usarla anche per scoprire il territorio. Seppure questa nuova infrastruttura nasca per gli spostamenti casa-lavoro, casa-scuola ecc., nello scrivere questo documento, abbiamo cercato di recepire tutte queste nuove sensibilità emerse in questi anni, dando un senso al progetto anche da un punto di vista culturale. Certo, è una grande sfida, ma è anche l'occasione unica per cambiare le nostre abitudini verso una società molto più ecologica. Sono orgogliosa che questo lavoro sia partito dal basso, coinvolgendo amministrazioni locali, esperti e tecnici e considerando reali esigenze, problemi e opportunità dei territori.

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