Bilancio, l'appello di Tasca: "La qualità di Milano costa, Governo rifletta" - Affaritaliani.it

Milano

Bilancio, l'appello di Tasca: "La qualità di Milano costa, Governo rifletta"

L'assessore al bilancio del Comune di Milano Roberto Tasca alle prese con un previsionale 2018 complicato manda un messaggio a Roma: "Milano dà qualità ma..."

Se il bilancio di Città metropolitana versa in condizioni drammatiche, con il concreto rischio di default per l'ente che ha sostituito la Provincia, a Palazzo Marino l'assessore alla partita Roberto Tasca è impegnato in questi giorni a trovare gli equilibri per chiudere il bilancio di previsione 2018 del Comune di Milano. A fronte di quella che lui stesso ha definito "qualche tensione sulla spesa corrente", l'assessore amplia la propria riflessione e, come riporta Repubblica, così ragiona: "Milano offre qualità, servizi e sostiene l'immagine dell'Italia. Tutto questo costa. Il governo dovrebbe fare una riflessione più puntuale". Ovvero: "Dobbiamo decidere se Milano deve continuare, come sta accadendo, ad attrarre istituzioni, abitanti, turisti e imprese perché tutto questo ha un costo. Il governo potrebbe porsi nell'ottica di capire se il sistema dei Comuni debba essere unico. Perché, ad esempio, non segmentare i Comuni dividendoli in virtuosi, medi e meno virtuosi introducendo logiche che valorizzino i primi e consentano di applicare rigore agli ultimi per farli migliorare?"

Se queste considerazioni dovranno eventualmente trovare una sponda a Roma per aprire il confronto, tra le mura di Palazzo Marino Tasca conta di convocare gli altri assessori entro fine luglio per fare il punto. E non è escluso che si bisserà lo strategemma andato in scena l'anno scorso, quando Tasca chiese di fatto ai colleghi di Giunta di "congelare" tutti gli interventi più imminenti sino alla chiusura del bilancio. Allora la manovra consentì di "raddrizzare" il bilancio per 48 milioni di euro. L'intento è di non ritoccare le tasse o i biglietti della metropolitana. Ma c'è da far fronte a cali significativi, come i 54 milioni di euro in meno rispetto a quanto previsto ricavati dalle multe. 








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