Bonini (Cgil): "A Milano emergenza casa e welfare, ora va difeso il lavoro" - Affaritaliani.it

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Bonini (Cgil): "A Milano emergenza casa e welfare, ora va difeso il lavoro"

Si è aperto il congresso della Camera del lavoro di Milano. Il segretario Bonini: "Rischio di una città hub per lavoratori ricchi circondati da poveri"

Bonini (Cgil): "A Milano emergenza casa e welfare, ora va difeso il lavoro"

(IMPRESE-LAVORO.COM) Milano – Oggi si è aperto il congresso della Camera del lavoro di Milano che col segretario Massimo Bonini è l’avamposto delle politiche del lavoro. “Il futuro di Milano è complicato – ammette Bonini a margine dell’incontro - noi vogliamo partire dalle condizioni reali, di vita e di lavoro, delle persone. Milano rischia di essere un hub di lavoratori ricchi circondati da lavoratori poveri. Molte delle persone che lavorano a Milano guadagnano poco e sopravvivere in una città dove inflazione e carovita aumentano sempre più è diventato impossibile. Il tema del salario si affronta con politiche contrattuali che aumentano i compensi dei lavoratori, con politiche fiscali e dei redditi. Il tema delle accise – per arrivare alla polemica di queste ore - riguarda le tariffe e le persone che hanno bisogno di risposte concrete per arrivare alla fine del mese. Ed è quello che chiediamo al governo e alla regione, anche perché la situazione è drammatica: salari bassi, lavoro precario che impedisce di guardare al futuro, chiediamo un intervento a 360 gradi”.

Bonini (Cgil): "A Milano troppe disuguaglianze salariali"

“A Milano – prosegue il segretario della Cgil - troviamo nel lavoro troppe diseguaglianze salariali, basta vedere un dirigente guadagnare più di 500 euro al giorno contro una donna operaia o commessa che guadagna 55 euro. Anche a Milano c’è un tema di differenza salariale per il mondo femminile. Poi c’è il precariato: due contratti su tre, dal 2018 sono a tempo determinato (interinali, contratti a termine, intermittenza), su queste basi cosa stiamo costruendo? Il bisogno di casa a Milano è diventato drammatico, anche a causa dei prezzi degli appartamenti in affitto.

“Diciamo subito che il paese non sa investire negli affitti, noi dobbiamo dare una risposta alla “fascia grigia”: chi è troppo ricco per avere una casa popolare, ma troppo poveri per entrare nel mercato privato. A Milano le case in affitto costano il doppio rispetto ad altre città europee, bisogna intervenire perché non si può lasciare al mercato la speculazione edilizia”. I rapporti col sindaco Beppe Sala (presente al congresso) sono buoni “improntati alla collaborazione: abbiamo avviato il Patto sul lavoro e molti protocolli sugli appalti ma ora le imprese devono fare la loro parte per evitare coi subappalti lavoro nero ed evasione”, conclude Bonini.


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