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Milano
Bonini (Cgil) a Sala: "Lavoro e welfare nell’agenda di Milano post pandemia"
Massimo Bonini

"Quali politiche sociali per Milano?" Bonini (Cgil) replica a Sala: "Lavoro e welfare per il post pandemia"

(IMPRESE-LAVORO.COM) Milano – Il segretario della Camera del Lavoro di Milano, Massimo Bonini, parlando al convegno promosso dalla Cgil: "Quali politiche sociali per Milano?", ha lanciato alcune proposte al sindaco Beppe Sala: “Dico subito che sulla questione della Milano a due velocità è stata proprio la Camera del Lavoro a porre il problema nel 2016, quando i dati del mercato del lavoro parlavano chiaro. I nodi delle politiche sociali arrivati al pettine oggi derivano proprio da quella realtà. Se le condizioni del lavoro e della vita sociale, anche a causa della pandemia, sono difficili, vien da sé che occorre discutere degli strumenti di welfare necessari, compresi gli investimenti. Il tema delle due velocità – ha ricordato Bonini - nasce dal mondo del lavoro. E il lavoro precario ha messo in difficoltà giovani e non più giovani”.

Il segretario della Cgil ha affrontato un tema al centro dell’iniziativa sindacale: gli appalti, “che in molti casi non garantiscono le condizioni minime di applicazione dei contratti e della sicurezza. Milano deve mantenere come proprio obiettivo il lavoro sostenibile, di qualità, la legalità, Il rispetto dei contratti e la sicurezza, va ricordato che la[UW1]  nostra area metropolitana ha il record negativo degli infortuni e dei morti sul lavoro”. Bonini ha affrontato il tema dell’area metropolitana.

“La questione delle due velocità interseca il territorio. Non me la sento di dire che non c’è distanza tra il centro e le periferie. Le condizioni della “Milano della Ztl” non sono certo le stesse delle periferie milanesi. Noi dobbiamo orientare la città ad un modello sostenibile insistiamo sul fatto che il tema del governo della città metropolitana è completamente assente dal dibattito politico. Dimenticarsi di questo territorio è un errore strategico e riguarda le politiche della mobilità e quelle sociali: Milano va in una direzione mentre i comuni dell’hinterland vanno in ordine sparso. Il tema del governo dell’area metropolitana va ripreso e la politica deve capirlo”. Il futuro di Milano post pandemia è la questione prevalente, anche perché “la pandemia ha accentuato le diversità. Le partite iva con un committente unico, ad esempio sono in grave sofferenza e probabilmente hanno perso il lavoro”.

Le risorse in arrivo dal PNRR “sono un’occasione, una opportunità da non sprecare. Va ripristinata la cultura della partecipazione perché c’è bisogno di ripartire proprio dal confronto, anche a Milano. Si esce tutti assieme dalle difficoltà. Abbiamo sollecitato anche il comune di Milano e abbiamo formulato una proposta nostra. Quella avanzata dal Comune ci è sembrata inadeguata: con 4,5 miliardi di progetti solo 700 milioni erano destinati a iniziative sociali”. “Ora – ha concluso Bonini -  chiediamo il coraggio delle scelte per ricostruire la nostra città”

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