Bono Vox, leader degli U2, a Expo 2015, dove nella giornata di domenica ha partecipato presso il Padiglione Irlanda all'incontro 'It begins with me. How the world can end hunger in our lifetime' ('Comincia da me. Come il mondo puo' porre fine alla fame nell'arco della nostra vita'), l'evento organizzato per il sostegno alle iniziative del World food programme, l'agenzia delle Nazioni Unite specializzata nell'assistenza alimentare. Presenti anche il premier Matteo Renzi e i ministri Maria Elena Boschi e Maurizio Martina, con il suo omologo irlandese Simon Coveney, oltre a Giuseppe Sala.
Passando davanti al cartello 'Zero spreco', Bono si e' rivolto ai suoi accompagnatori indicando la scritta e dicendo: "bene, sono molto contento". Durante la visita, rivolgendosi a Sala, Bono ha chiesto: "questa e' la prima cosa che vedo e l'ultima qual e'". "Poi la gente va dove vuole", ha risposto Sala facendo capire che il Padiglione zero, il piu' importante dell'Esposizione, e' il primo a essere visitato, mentre poi si prosegue il viaggio nel sito lasciandosi trasportare dal proprio gusto e dagli interessi personali.
Il leader degli U2 ha lanciato un appello affinche' gli immigrati non siano piu' chiamati in questo modo, bensi' con la parola rifugiati. "E' importante capire una cosa", ha detto Bono a 'It begins with me. How the world can end hunger in our lifetime', ovvero che "non dobbiamo piu' usare la parola migrante, perche' il vero status di queste persone e' rifugiati: non lasciano le prorpie case perche' vogliono vivere in Italia o Irlanda, ma perche' non possono vivere nelle loro case". "C'e' abbastanza cibo nel mondo per sconfiggere la fame, cio' che manca e la volonta' di distribuirlo", ha aggiunto.
"Il presidente del Consiglio Matteo Renzi in Europa ha detto che risolvere il problema migranti e' un dovere morale: dopo queste parole la Merkel ha aperto le frontiere, per questo voglio ringraziare la leadership del presidente Renzi": e' quanto ha affermato Bono Vox, seduto sullo stesso palco con Renzi all'evento 'It begins with me. How the world can end hunger in our lifetime'