Milano
Boxe, Paparo: "La rivincita con Henchiri non mi preoccupa. Vorrei combattere in America"
Francesco Paparo si prepara al secondo match con Nicola Henchiri dopo il controverso esito dell'incontro di marzo. Appuntamento il 5 luglio a Milano

Francesco Paparo - foto di Virgilio Rusconi
Boxe, Paparo: "La rivincita con Henchiri non mi preoccupa. Vorrei combattere in America"
Il 15 marzo, al PalaLido-Allianz Cloud di Milano, nel corso della manifestazione The Art of Fighting, il campione d’Italia dei pesi superpiuma (59 kg) Francesco Paparo ha difeso il titolo contro il pisano Nicola Henchiri vincendo in due riprese. Il risultato ha suscitato molte polemiche perché Paparo ha tirato due pugni ad Henchiri quando quest’ultimo aveva un ginocchio a terra. Paparo avrebbe potuto essere squalificato, ma l’arbitro ha contato per i canonici dieci secondi Henchiri ponendo fine al combattimento. La Federazione Pugilistica Italiana ha deciso che ci deve essere la rivincita. Il match si terrà a Milano, al Centro Sportivo Pavesi, il 5 luglio, sulla distanza delle 10 riprese, sempre nel corso di un evento della serie The Art of Fighting. Considerata la popolarità di Francesco Paparo a Milano e provincia, è sicuro che il Centro Sportivo Pavesi sarà pieno o perfino esaurito.
Il record di Francesco Paparo è di 10 vittorie, 1 sconfitta e 1 pari. Quello di Nicola Henchiri è composto da 21 incontri: 11 vinti, 8 persi e 2 pareggiati. Francesco Paparo si sta allenando al Francis Boxing Team di Rho (alle porte di Milano) diretto da suo zio Francis Rizzo. “Francesco si allena con grande passione – commenta Francis Rizzo – e sono sicuro che si confermerà campione d’Italia il 5 luglio. Sono molto contento di questa ripresa dell’attività pugilistica a Milano grazie alla serie di manifestazioni denominate The Art of Fighting che si svolgono al Centro Sportivo Pavesi (1.000 posti) ed allo storico PalaLido-Allianz Cloud (5.300 posti). Pugili come Francesco devono combattere spesso per salire di livello e puntare a titoli importanti come il titolo italiano o l’europeo. Quindi, tutto quello che si fa per organizzare eventi di alto livello è benvenuto”. Anche Francesco Paparo è felice della possibilità di combattere spesso nella città in cui è maggiormente conosciuto. Il suo obiettivo è maturare esperienza ad alto livello per sfidare nel giro di uno o due anni il campione d’Europa dei pesi superpiuma, chiunque sia in quel momento.
Francesco, prima di tutto dacci la tua versione sullo svolgimento del primo match.
Nella prima ripresa ho capito subito come affrontare Nicola Henchiri e quindi ero sicuro che avrei vinto senza problemi. Nella seconda, ho atterrato Nicola e nella foga del momento l’ho colpito due volte quando non era in piedi. Non mi sono reso conto di aver commesso un fallo per il quale avrei potuto essere squalificato. Quando un pugile è sul ring è talmente concentrato sul combattimento che può non rendersi conto subito che deve fermarsi. A prescindere da questo, se Nicola si fosse rialzato ed avesse continuato a combattere sono sicuro avrei vinto tutte le riprese oppure che lo avrei messo knock out.
La rivincita ti preoccupa?
Assolutamente no. Mi sto allenando alla grande nella palestra di mio zio Francis a Rho. Mi alleno due volte al giorno: la mattina faccio preparazione atletica, mentre la sera mi dedico alla parte pugilistica. Faccio sparring due o tre volte alla settimana. I miei sparring partners sono quelli abituali, conto di far venire in palestra qualche pugile di altre città per migliorare ulteriormente. Scambiare pugni con avversari dalle caratteristiche diverse è utilissimo per migliorare. Detto questo, sono convinto che la rivincita con Nicola Henchiri avrà lo stesso svolgimento della prima. Punto a vincere prima del limite, meno riprese dura il combattimento meglio è.
Hai cambiato qualcosa nella tua preparazione?
Mi sto allenando per migliorare l’esplosività dei miei pugni. Tutti sanno che mi piace colpire e poi allontanarmi dal mio avversario per non farmi colpire, ma così facendo è difficile vincere prima del limite. Quindi, sto allenando meglio le combinazioni per chiudere la contesa il più velocemente possibile.
Una volta battuto Nicola Henchiri, difenderai per la terza volta il tricolore?
Queste decisioni le lascio a mio zio Francis, ma io gli ho fatto presente che mi piacerebbe combattere all’estero. In Inghilterra, in una di quelle manifestazioni che loro organizzano negli stadi di calcio, sarebbe il massimo. Ma il mio vero sogno sarebbe combattere in America.
C’è un pugile italiano che ti piacerebbe affrontare?
Anche la scelta degli avversari la lascio a mio zio Francis. Io non ho problemi ad affrontare chiunque. Conosco i pugili italiani della mia categoria di peso, ma non guardo tutti i loro incontri e non sono un fan di nessuno. So che il peso superpiuma italiano più titolato è Michael Magnesi, che è stato campione del mondo IBO (international Boxing Organization) ed è numero 3 in Europa nella classifica dei pesi superpiuma dell’European Boxing Union (io sono numero 19 nella stessa classifica). Batterlo sarebbe un grande passo avanti per la mia carriera, ma credo di dover fare almeno quattro o cinque match prima di affrontare un avversario con la sua esperienza.
Hai un lavoro dal lunedì al venerdì?
No perché in questo momento così importante per la mia carriera voglio dedicarmi totalmente al pugilato. Sono campione d’Italia e se voglio puntare più in alto devo confermarmi campione. Quindi, tutte le mie energie sono concentrate sulla mia carriera pugilistica.