Milano
Bussolati: "Siano primarie 'milanesi'. Pisapia? Arbitro, non attore"
"Scelta una 'data ambrosiana' per le primarie del centrosinistra, ora facciamo sì che siano primarie non nazionali ma che si occupino della nostra città". Lo ha affermato il segretario metropolitano del Pd Pietro Bussolati oggi in diretta a Radio Popolare per un commento sull'appello pubblicato su Repubblica dai tre sindaci "arancioni" Pisapia, Zedda e Doria. "Pisapia fa bene a fare politica, la lettera di oggi non significa che farà la parte di attore nella scelta del candidato. Aveva detto di voler essere arbitro, secondo me è la scelta più saggia che penso sia quella che prenderà". "Non credo sarà un attore in campo - ha ribadito - tutti i candidati sono portatori di un contributo del centrosinistra che è stato presente in questi 5 anni, ognuno a modo proprio e nel suo ruolo ha lavorato con l'amministrazione di Milano". La data del 7 febbraio per le primarie "arriva da ambienti civici vicino al sindaco, anche se poi anche all'interno del mondo civico ci sono idee diverse ". Quello dei tre sindaci "è un messaggio al partito nazionale che indica una rotta per il futuro verso un centrosinistra unito. Ma a Milano da questo punto di vista abbiamo giá scelto questa strada". Bussolati ha parlato di "scelte sciagurate di Sel in tutta Italia tranne che a Milano" e ha spiegato che nella lettera Pisapia e altri sindaci "dicono di guardare a ciò che sta accadendo Francia e che è importante ci sia un centrosinistra vivo. Io però dico che dipende da quale centrosinistra: a Milano siamo capaci di scelte coraggiose che danno benessere a tutti i cittadini e non si fermano all'ideologia come una parte per fortuna minoritaria anche a Milano avrebbe voluto fare". Secondo il segretario del Pd metropolitano "il centrosinistra non deve essere la somma algebrica di partiti dove ognuno ha il diritto di veto, altrimenti è destinato a fallire e ad aprire a populismi".
Sulla candidatura di Sala, il segretario metropolitano del Pd Pietro Bussolati così risponde a una domanda su Radio Popolare stamattina: "Sala è una persona che ha lavorato tanto per Milano assieme alla giunta Pisapia ed è una interpretazione di quello che è il centrosinistra a Milano come lo sono anche gli altri candidati". Secondo Bussolati le primarie "non sono una sfida tra modelli di partito differenti. Anche Pisapia sono convinto voglia tenere distinte le sue idee sulla situazione politica a livello nazionale dalla scelta del sindaco per la città". Quanto alla coalizione di centrosinistra, "è un parametro già fissato. La coalizione è già stata scelta, non vogliamo che avvenga ciò che si è visto nelle primarie di altre città".
LA LETTERA APERTA DEI TRE SINDACI - Giuliano Pisapia ha firmato una lettera aperta assieme ai colleghi di Genova e Cagliari Marco Doria e Massimo Zedda in cui, richiamando i fatti di Parigi, afferma: "Pensiamo che in un momento così difficile e complesso sia necessario ritrovare quell'unità aperta e larga del centrosinistra che, sola, può ridare fiducia alle cittadine e ai cittadini italiani. Per far questo è indispensabile ripartire dalle forze politiche che, insieme al civismo autentico, compongono, in gran parte d'Italia, il centrosinistra e che, con differenze ma unità di intenti, hanno saputo vincere e governare. Quelle forze sono principalmente il Partito Democratico, perno e componente maggioritaria, e Sel. Uno schema diverso rispetto a quello del governo nazionale, dove Sel è all'opposizione. Ma noi auspichiamo e lavoriamo affinché questa fase sia un momento transitorio. A partire dai Comuni". "Nessuno di noi intende cambiare casacca - proseguono i tre primi cittadini -. Non siamo corsari che cambiano bandiera: ci riconosciamo nel centrosinistra e in questo campo di ideali e valori intendiamo restare e spendere la nostra passione politica. La scelta del candidato sindaco del centrosinistra non può avvenire se non sulla base della valutazione del lavoro svolto, sia nei casi in cui si ricandidi il sindaco uscente sia nei casi in cui la scelta del candidato del centrosinistra sia affidata alle primarie. Solo così sarà possibile che le candidature dell'intero centrosinistra possano portare alla vittoria nei Comuni dove si voterà".
MAJORINO: " GIUSTO, CENTROSINISTRA TORNI AD ESSERE TALE" - "Mi pare molto giusta e opportuna questa lettera. Il centrosinistra deve tornare ad essere tale, nel Paese". Così Pierfrancesco Majorino, assessore e candidato alle primarie, commenta su Facebook l'appello dei sindaci Pisapia, Doria e Zedda per l'unità del centrosinistra." Credo che a Milano si sia discusso troppo astrattamente di "continuità" con la Giunta Pisapia. Perché su alcune questioni oggi dobbiamo essere molto molto più radicali. Penso ai temi della casa, della rivoluzione ambientale, del riscatto sociale, del sostegno a chi vuole dare vita ad una nuova esperienza lavorativa. Le mie proposte per il futuro della città andranno in questa direzione".