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Milano
Camici, il Pd: "Da Fontana schiaffo a verità e morti, si dimetta"

Camici, il Pd: "Da Fontana schiaffo a verità e morti, si dimetta"

Il segretario del Pd Milano Silvia Roggiani commenta l'intervento del governatore lombardo Attilio Fontana sull'inchiesta che lo vede coinvolto per la fornitura di camici a Regione da parte della società del cognato: "Quasi 17mila morti in Lombardia per Covid-19. Eppure, ad ascoltare Fontana oggi in Consiglio regionale, sembra che non sia accaduto nulla. Nessun pentimento, nessun dubbio. A detta del governatore questa regione ha affrontato "un lavoro che non era neppure di sua competenza". Proprio così, oggi Fontana ha detto che non era competenza di Regione Lombardia, per esempio, fornire DPI alle RSA e ai medici di base. D'altronde non ci si poteva aspettare qualcosa di diverso da chi, nel pieno dell'emergenza, ha dichiarato di dormire sonni tranquilli. Quelli che i lombardi non hanno potuto dormire".

Prosegue Roggiani: "Quello a cui abbiamo assistito oggi in Consiglio regionale è uno schiaffo ai morti e alle sofferenze della nostra regione. E alla verità. Una verità che continua ad essere occultata. Sulla vicenda dei camici indaga la procura e farà luce la magistratura, ma ciò che emerge oggi rispetto ad una faccenda intricata e opaca è che il presidente Fontana ha mentito, e questo è un fatto che non può essere ignorato. Da quanto è stato detto oggi in aula sembrerebbe che Dama spa abbia venduto i camici a Regione Lombardia a insaputa di Fontana, il quale poi - a insaputa di suo cognato e proprietario dell'azienda - ha tentato di rimborsarlo con un bonifico. Il tutto a insaputa della Regione che non registra la trasformazione da vendita a donazione. Ma perché il governatore a giugno dichiarava non di non essere a conoscenza dei fatti, quando il bonifico emesso è datato 19 maggio? Ancora una volta voglio ripetere che questa giunta ha fallito politicamente con una gestione non adeguata. Una giunta incapace di chiedere scusa e di ammettere i suoi errori. Le opacità si sommano ad una incompetenza manifesta, che abbiamo denunciato tante volte in questi mesi. Fontana abbia il buon gusto di dimettersi, e non per le indagini ma perché ad oggi è venuto a mancare il rapporto di fiducia con i cittadini. I lombardi meritano di meglio e meritano di guardare all'autunno con maggiore serenità, e non una regione che brancola ancora nel buio".

Pizzul: "Fontana non più in grado di fare il presidente"

Molto critico anche il capogruppo del Pd in Regione Fabio Pizzul: "Il presidente ha solo giustificato se' stesso e nel momento in cui uno si giustifica e si sente sotto assedio non e' piu' in grado di fare il presidente di una Regione come la Lombardia. E' chiaro che si trova in una posizione di debolezza, perche' non riesce a dare una prospettiva alla Regione".  "Il presidente - ha proseguito Pizzul - ha detto che bisogna andare oltre e io sono d'accordo: bisogna andare oltre questa gestione inefficiente e andare oltre una giunta che non ha alcuna prospettiva e non ha alcuna cosa da dire per i lombardi".

Sulla mozione di sfiducia annunciata dal M5S dopo il coinvolgimento di Fontana nel caso camici, "dobbiamo valutare: l'obiettivo e' quello di far cadere e mandare a casa questa giunta", ha chiarito Pizzul. "Dobbiamo capire qual e' lo strumento piu' efficace - ha concluso il capogruppo dem -: il rischio di una mozione immediata e' che si ricompatti la maggioranza, piuttosto che far cadere Fontana". Per depositare la mozione servono 16 firme, mentre il M5S ha solo 13 consiglieri in Consiglio regionale.

M5S: "Fontana fugge dalle sue responsabilità, si dimetta"

"Abbiamo atteso due mesi di fughe e silenzi per ascoltare un'ora di vuota paternale. Siamo imbarazzati dall'incapacita' di amministrare dimostrata anche oggi da questa Giunta, della quale chiederemo le dimissioni". Cosi' il capogruppo del M5s Lombardia, Massimo De Rosa, risponde all'intervento del presidente della Regione, Attilio Fontana, svoltosi oggi in Consiglio regionale. "Un'ora - aggiunge De Rosa - per non dire nulla. Fontana fugge, ancora una volta, le proprie responsabilita' trincerandosi dietro alla buona volonta' dei lombardi e ai sacrifici dei medici. Deve capire che la Lombardia non e' la Lega e che se i cittadini hanno dovuto fare cosi' tanta fatica era proprio per l'incapacita' di gestire l'emergenza dimostrata dal suo governo. Se solo avessero ammesso i propri errori, se solo avessero fatto almeno una volta autocritica, se solo avessero chiesto aiuto, politicamente gli saremmo stati vicini. Invece, anche oggi, si sono limitati a dire che in altre regioni hanno fatto peggio". Se il presidente Fontana, conclude De Rosa, "fosse davvero stato convinto, come sostiene, del proprio operato, avrebbe potuto procedere con la procedura d'acquisto. Invece, come dimostrano i fatti, dal momento che lo stesso presidente si e' reso conto dell'opacita' dell'operazione ha tentato di mettere un'imbarazzante toppa sulla vicenda. In pubblico ha minacciato querele, ha piu' volte dichiarato d'essere all'oscuro di tutto. Oggi sappiamo che ha mentito. Al di la' di cio' che diranno le indagini, per il rispetto che il Movimento Cinque Stelle ha delle istituzioni, questo e' motivo sufficiente per liberare la Lombardia dalla vostra incapacita'".

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