Carlo Calenda a Direzione Nord: “La prima emergenza è economica, si sta facendo poco” - Affaritaliani.it

Milano

Carlo Calenda a Direzione Nord: “La prima emergenza è economica, si sta facendo poco”

Il leader di Azione critica la linea dell’esecutivo su automotive, Europa e sicurezza urbana. “Con Trump si rischia la fine dell’Occidente come lo conosciamo. L’Europa deve svegliarsi”.

di redazione

Carlo Calenda a Direzione Nord: “La prima emergenza è economica,  si sta facendo poco”

Carlo Calenda, Segretario di Azione, tra i protagonisti della XXV edizione di 'Futuro Direzione Nord', la rassegna di convegni istituzionali promossa dalla Fondazione Stelline nella sede di Assolombarda il 9 maggio a Milano, alle ore 12:30.

Per Calenda, la Lombardia e Milano dovrebbero essere ancora al centro della politica nazionale, ma oggi “l’emergenza numero uno è economica, e sotto questo profilo si sta facendo davvero molto poco”. Il leader di Azione ha messo in guardia sulle mancanze strutturali del governo, in particolare nel rapporto con l’industria e le filiere produttive.

A margine del suo intervento, parlando con i cronisti, ha detto: “Il settore dell’automotive sta scomparendo in Italia. L’accordo tra Stellantis e il governo è finto: non ci sono numeri, non ci sono impegni. La componentistica italiana è già colpita dai dazi e non c’è un piano. La transizione 5.0 non funziona”. Calenda denuncia l’assenza di un piano industriale serio: “Avevamo proposto incentivi veri, come sconti sull’energia per gli energivori. Invece vanno in Spagna, dove il costo è più basso. Questo governo non ascolta nemmeno i suggerimenti costruttivi: se presentano una cosa che condivido, la voto. Ma non accolgono mai una proposta di merito”.

“Trump disorienta, l’Europa reagisca. Papa Leone XIV può mediare”

Calenda non ha risparmiato giudizi netti sulla politica internazionale, a partire dagli Stati Uniti: “Trump sta distruggendo l’Occidente per come lo abbiamo conosciuto dal dopoguerra. Ogni giorno sembra il Truman Show dalla Casa Bianca. Fa dichiarazioni assurde, come voler invadere la Groenlandia, poi pretende che la Cina non prenda Taiwan. Così l’Occidente perde credibilità”. E aggiunge: “Oggi è la Festa dell’Europa. È il momento di diventare indipendenti su difesa, tecnologia ed economia. Ma servono scelte chiare. Questo governo è contraddittorio: dentro ha Forza Italia, ma anche Salvini alleato con chi l’Europa vuole distruggerla”.

Sull’arrivo al soglio pontificio di Leone XIV, primo papa americano, Calenda intravede una possibile influenza positiva: “Può essere importante, perché ha posizioni diverse da Trump e potrebbe contribuire a moderarlo dentro gli Stati Uniti”. Quanto alla guerra in Ucraina, Calenda non ha dubbi: “Tutti vorremmo una tregua, ma se una parte - Putin - non vuole smettere di attaccare, come si fa a negoziare? L’Ucraina ha proposto una tregua illimitata. Putin ha detto no. È un fatto”.

“La politica deve garantire sicurezza prima di tutto”

Infine, uno sguardo alla politica locale: “Milano vive una fase molto complessa, con un problema di sicurezza percepita enorme. La politica deve garantire sicurezza prima di tutto, è la base del patto tra cittadini e Stato”. Calenda lascia aperta la possibilità di una candidatura autonoma alle prossime elezioni amministrative milanesi, sottolineando che le scelte “verranno valutate con attenzione”.








A2A