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Milano
Case popolari ai detenuti per i domiciliari: scontro tra Regione e Milano

Case popolari ai detenuti: scontro tra Regione e Milano

Regione Lombardia non concedera' case popolari ai detenuti che devono scontare i domiciliari, come invece ha deciso il Comune di Milano. L'ha ufficializzato la Regione, con una lettera firmata dall'assessore alle Politiche abitative, sociali e Disabilita', Stefano Bolognini, rispondendo a una lettera del provveditore regionale dell'amministrazione penitenziaria e del presidente del tribunale di Sorveglianza. L'altro giorno Pietro Buffa e Giovanna De Rosa avevano scritto alla Regione, dopo aver ottenuto il via libera da Palazzo Marino per venti appartamenti, per chiedere il parere di Palazzo Lombardia. L'assessore Bolognini ha risposto che non e' possibile procedere a questo tipo di assegnazioni. "Case popolari ai carcerati? - ha chiarito Bolognini - Purtroppo non e' nostra competenza, altrimenti lo impediremmo. E' uno schiaffo per i 13.000 milanesi che aspettano la casa popolare. E' una scelta del sindaco Giuseppe Sala e del Governo, se ne assumano la responsabilita'"

Rabaiotti: "Nessuna casa popolare di Milano ai detenuti"

 "Il Comune di Milano non concedera' alcuna casa popolare ai detenuti che devono scontare gli arresti domiciliari". Lo ha chiarito l'assessore alle Politiche sociali e abitative del Comune, Gabriele Rabaiotti, in risposta a quanto affermato l'assessore regionale Stefano Bolognini. Rabaiotti ha spiegato che il Comune "rispondendo a una lettera del presidente del Tribunale di sorveglianza, ha offerto la propria disponibilita' a ospitare transitoriamente una ventina di persone in 10/12 alloggi, utilizzando una quota residuale degli appartamenti di proprieta' del Comune destinati all'emergenza abitativa. Non verra' dunque tolta alcuna casa popolare ad alcuno". Questo e' stato fatto " in uno spirito di collaborazione istituzionale, comprendendo come la nota condizione di sovraffollamento delle carceri possa causare, tanto piu' in questo periodo di emergenza sanitaria, situazioni di forte criticita'. - ha concluso - Spiace dover registrare una volta di piu' l'arrogante disattenzione con cui il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e i suoi assessori affrontano questioni delicate, com'e' questa, strumentalizzando la situazione a fini politici per togliersi dall'imbarazzo di dover offrire risposte a tutti i cittadini".

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