CCL, la festa per i cinquant'anni (più uno): storie di persone e delle loro case - Affaritaliani.it

Milano

Ultimo aggiornamento: 15:10

CCL, la festa per i cinquant'anni (più uno): storie di persone e delle loro case

Il presidente Maggioni: "La massa degli interventi ci qualifica come uno degli attori più importanti di Milano e della Lombardia".

Di Giorgio d'Enrico

CCL, la festa per i cinquant'anni (più uno): storie di persone e delle loro case

Sdoganati i cinquant’anni dalla sua fondazione, CCL,  il Consorzio Cooperative Lavoratori promosso dalle ACLI e dalla CISL milanesi, celebra la sua storia imprenditoriale con il Catalogo “CCL 1974–2024”, lavoro che ripercorre i quasi 400 progetti e le 15.800 abitazioni realizzate per le famiglie di Milano, della sua provincia e non solo. L'evento odierno, dedicato alla presentazione del volume, ha visto la partecipazione di esponenti del mondo accademico e istituzionale: non è stata solo una celebrazione, ma un forte appello a riconoscere la cooperazione autentica come uno degli attori più importanti della storia di Milano, oggi ancor più attuale per superare la questione abitativa e per il futuro dell’housing milanese.

Piccola-media impresa , grandi numeri

Il catalogo documenta l’imponente produzione dal 1974 a oggi, frutto di un modello cooperativo fondato su rigore, umanità e sobrietà, che ha contribuito a disegnare la città: 8.041 alloggi solo nel Comune di Milano attraverso 175 cooperative e la creazione di 135.000 Mq di spazi pubblici fra parchi e piazze. Gli interventi hanno riguardato anche il “fuori Milano” con 7.747 case, di cui 1.826 in Monza-Brianza e 5.208 nel resto della Provincia. "La cooperazione dimostra che la nostra forma di impresa, sancita dall'Art. 45 della Costituzione e ispirata dai principi cooperativi, è “Piccola Media Impresa” nella definizione ma grande nei numeri - ha commentato Alessandro Maggioni, presidente di CCL - La massa degli interventi ci qualifica come uno degli attori più importanti di Milano e della Lombardia. Non si tratta però solo di una storia da celebrare, ma anche di un futuro da rilanciare - ha continuato Maggioni - È tempo di tornare a riconoscere la cooperazione abitativa non come un soggetto del 'terzo settore', bensì come un soggetto di mercato di pura economia a connotazione sociale che c'è stato, c'è e ci sarà, capace di coniugare sviluppo economico, risposta sociale e redistribuzione di benessere".

Tanti stili diversi nel corso degli anni

Il catalogo ripercorre – in decadi - gli interventi delle cooperative socie dal 1974 a oggi, offrendo una panoramica sulla variegata produzione edilizia e sui temi che ne hanno guidato la visione: la relazione con il territorio, il principio della “casa per tutti”, la creazione di luoghi di socialità nei quartieri, il “Common Housing” e la riqualificazione dei contesti esistenti. Una visione che continua a orientare l’impegno del Consorzio verso un’idea di abitare aperta, accessibile e capace di generare trame di comunità. Il percorso cinquantennale di CCL prende avvio dai “Quartieri Sociali” (1974–1979), 1.864 alloggi realizzati nei quartieri Valsesia, Scheiwiller e in via Esopo e Omodeo.

Negli anni Ottanta, si passa ai quartieri di Bovisasca, Cascina Gobba e Sant’Ambrogio (con 1.767 appartamenti) mentre negli anni ‘90 il Consorzio rigenera tessuti industriali dismessi, creando 1.533 nuove abitazioni in quartieri come Adriano, Rogoredo, Lorenteggio e Corso Como. Gli anni Duemila parlano di una rinnovata attenzione ecologica, con oltre 20 interventi, tra cui “Casa Ecologica” e “Casa Bioclimatica”, che contribuiscono a quasi 2000 alloggi e a 22.400 mq di parco pubblico. Dal 2010 si apre la stagione del “Common Housing” , che risponde alla crisi abitativa con 624 nuovi spazi residenziali nelle aree Lambrate, Ticinese e Procaccini. Dal 2020 si aggiungono altri 321 alloggi a Bisceglie, Argelati e Savona. Una intensa attività di costruzione a cui si è affiancata anche la ricerca con la creazione su spinta proprio di CCL dell’Osservatorio OCA, insieme al DAStU del Politecnico di Milano e alla cooperativa LUM, strumento essenziale per comprendere al meglio le necessità di Milano e della sua provincia.

Scavuzzo: "Comportamenti responsabili per generare valore per tutti"

All'incontro è intervenuta anche Anna Scavuzzo, Vicesindaca di Milano: “Il cambiamento è endemico di ogni città e anche a Milano certamente dobbiamo confrontarci con una trasformazione profonda: per questo serve chiedere e avere comportamenti responsabili, capaci di generare valore per tutti e tutte, non solo per chi possiede il capitale di investimento iniziale. La vera sfida è proprio questa: creare valore per la Comunità. È una capacità che ancora stiamo costruendo, ma non saremmo Milano se ci accontentassimo degli strumenti del passato”.

“Come mi piace dire spesso, senza celia, per chi fa cooperazione la meta è l’eternità. Perché le persone passano ma le cooperative, se sono solide, trapassano le generazioni. L’augurio, dunque, è che fra 50, 100, 150 anni e oltre questo catalogo possa crescere. Sempre fedele ai precetti della cooperazione autentica” – ha dichiarato Alessandro Maggioni, Presidente del Consorzio Cooperative Lavoratori. “Oggi Milano vive una delle sue fasi più complesse sul fronte abitativo. In questo scenario, CCL deve continuare a essere un protagonista responsabile, capace di proporre soluzioni concrete e di lungo periodo. La nostra storia dimostra che è possibile costruire quartieri sostenibili, inclusivi e accessibili. È su questo solco che intendiamo proseguire, mettendo a disposizione della città competenze, visione e un modello cooperativo che ha dimostrato, in cinquant’anni, di saper generare valore sociale e qualità dell’abitare” - conclude Maggioni.

LEGGI TUTTE LE NOTIZIE DELLA SEZIONE MILANO








A2A