Milano
Centrodestra, rinviato il vertice per il candidato sindaco di Milano

Salvini: "Il vertice del centrodestra sulle comunali ci sarà entro la settimana". Il nodo della federazione, l'exit strategy del coordinamento
Centrodestra, rinviato il vertice per il candidato sindaco di Milano
"Il vertice del centrodestra sulle comunali ci sarà entro la settimana". Così Matteo Salvini lasciando ieri sera palazzo Chigi, sul tema dei candidati di Roma e Milano per il centrodestra. Di fatto, un nuovo rinvio, che giunge in giorno di fibrillazione per il centrodestra, alle prese con il progetto di federazione. Il leader del Carroccio è alla prese con le perplessità espresse da più esponenti di Forza Italia
Come riferisce Agi, Salvini non ha intenzione di frenare sulla federazione e anche Silvio Berlusconi ambisce a costruire un 'rassemblement' del 30% e oltre, con il sogno di giocarsi la partita del Colle. "Berlusconi - spiega chi gli ha parlato - non puo' certamente concludere la sua storia con un partito sotto le due cifre. L'idea della federazione e' la sua, non e' possibile che ognuno guardi al proprio orticello. Berlusconi presidente della federazione avrebbe molto piu' peso dello stesso Salvini". Ragionamenti dei fedelissimi che pero' si scontrano con i tanti dubbi dei dirigenti azzurri. Non sono solo le ministre che frenano. Anche il piano dei gruppi unici riscontra delle difficolta' di percorso. I partiti dovrebbero rinunciare ai segretari d'Aula, potrebbero essere ridiscussi i vicepresidenti delle Commissioni, insomma aumenterebbero i mal di pancia, e' una delle motivazioni di chi, pur condividendo l'orizzonte ipotizzato da Salvini e Berlusconi, non nasconde le tante difficolta'. L'exit strategy potrebbe essere quella di un coordinamento.
"La federazione serve solo a far rieleggere una ventina di parlamentari vicini a Berlusconi", allarga le braccia uno dei malpancisti. Ma perplessita' sul progetto della federazione ci sono anche nella Lega, legate anche alla prospettiva di 'condividere' le liste con esponenti di altri partiti proprio nel momento in cui arrivera' il taglio dei parlamentari. "Tutti i parlamentari della Lega con cui ho parlato sono d'accordo", scandisce Salvini. Ma diversi dirigenti leghisti, a microfoni spenti, lamentano di essere stati tenuti all'oscuro del progetto. "Non possiamo dire cosa pensiamo della proposta perche' non ne sappiamo nulla", si sfoga un dirigente di peso. "Poi ci aspetteremmo che una tale operazione politica passi quantomeno da un congresso, come fu per la svolta nazionalista e la cancellazione di Nord dal nome", aggiunge. Una schiarita potrebbe arrivare mercoledi' al vertice del centrodestra di governo.
Solo successivamente, probabilmente il giorno dopo, dovrebbe esserci la riunione per l'individuazione dei candidati alle amministrative, allargata quindi anche a Giorgia Meloni. A Roma, il nome di Enrico Michetti e' quello in pole ma da Fratelli d'Italia si ribadisce che e' un candidato civico, e' sbagliato intestarlo al partito o a Meloni. I leader della coalizione puntano a chiudere in settimana, ma restano i 'distinguo'. "Noi - spiega un esponente di FdI - non ci impuntiamo su Milano, Bologna e Napoli ma su Roma FI e Lega non possono giocare a perdere, sembra che vogliano andare da soli".