Milano
Che cosa si nasconde dietro Fondazione Fiera
Se Fondazione Fiera è al centro di ogni ragionamento di sviluppo di Milano, il merito è di Enrico Pazzali. Ieri imperatore, oggi paria per l'indagine a suo carico. Che FdI cerca di sfruttare per muovere guerra al governatore Fontana. Il commento

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Che cosa si nasconde dietro Fondazione Fiera
Se ha fatto qualcosa o se - come è la sua versione - è stato tradito dall'unico che aveva fatto entrare nella sua famiglia, lo diranno i giudici e i processi. Che non saranno né brevi né indolori, così come non è indolore la lunghissima attesa del Riesame per capire se, come è abbastanza prevedibile, la richiesta di arresto della Procura sarà negata, e con quali motivazioni. Intanto Enrico Pazzali, rientrato alla guida di Fondazione Fiera, ha ovviamente incassato il sì al suo bilancio non solo 2024, ma di sei anni di vita spesi per quello che ha amato di più: il sistema fieristico. I numeri sono numeri. Si possono interpretare, ma non cambiare.
Fondazione Fiera al centro di ogni ragionamento di sviluppo di Milano. Grazie a Pazzali
La Fondazione Fiera sta bene, è al centro di ogni ragionamento di sviluppo della città, sia la Rai o le Olimpiadi. La Fondazione è uno dei pochi veri asset che hanno aumentato il loro valore, che sono indiscutibilmente meccanismo che gira e che macina risultati. Un tempo erano semplicemente la camera di compensazione di un complicatissimo gioco di potere tra Regione, Comune, Camera di Commercio, Assolombarda, solo per citare gli attori principali. Un tempo erano un salotto. Adesso, oltre ad essere un salotto, sono un driver di sviluppo.
Anche se a molti fa schifo dirlo, e sono specialmente quelli che un tempo lo adulavano, questo risultato è ascrivibile a Enrico Pazzali, ieri imperatore oggi paria.
L'incomprensibile furore di Fratelli d'Italia contro Pazzali
Quello che non si capisce è il furore di Fratelli d'Italia sugli ultimi mesi di mandato. Tutti sanno che ha finito, e che non rimarrà, ovviamente. Tutti sanno che le nomine non si possono fare immediatamente, perché tecnicamente non è possibile. E allora, perché la richiesta che "lasci entro metà luglio"? Bisogna interpretare questa boutade per quello che è: l'ennesima guerra sotterranea tra il partito di maggioranza relativa e il governatore, che - da uomo qual è, in mezzo a molte mezze figure - non ha mai fatto mancare il suo apprezzamento per Pazzali presidente di Fondazione Fiera. Dove sfocerà questa lite che pare infinita non si sa. In nulla di buono, però. Perché di guerre con il presidente di turno ce ne sono state molte, e in tutte le regioni, nella storia recente d'Italia. Non ne ricordo una vinta da chi ha sfidato il vertice, senza che fosse persa da tutti.
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