Milano
Chi è Gian Luigi Tizzoni, l’avvocato della famiglia Poggi accusato di presunte "soffiate" a Sempio
Storico legale nel caso Garlasco, Tizzoni è oggi al centro di critiche per presunte omissioni e scambi di informazioni durante le indagini

fonte: LaPresse
Chi è Gian Luigi Tizzoni, l’avvocato della famiglia Poggi accusato di presunte "soffiate" a Sempio
La riesplosione del caso Garlasco ha riportato sotto i riflettori - tanto degli inquirenti quanto dei media - tutte le persone che dal 2007 sono state protagoniste o coinvolte a vario titolo nella vicenda. E tra queste anche Gian Luigi Tizzoni, storico avvocato della famiglia di Chiara Poggi. In questi giorni in particolare al centro dell'interesse del programma tv "Le Iene".
Un cosiddetto supertestimone, mai ascoltato ufficialmente, ha raccontato nel servizio andato in onda martedì 20 maggio di aver visto il giorno del delitto una ragazza che corrispondeva alla descrizione di Stefania Cappa, cugina di Chiara, mentre si aggirava nei pressi della casa della vittima con fare agitato e portando con sé un borsone dall’aspetto pesante. La scena, riferisce, lo aveva colpito per l’insolita agitazione della giovane, ma la sua disponibilità a testimoniare non sarebbe mai stata accolta dalle autorità, né dall’avvocato Tizzoni. Il quale avrebbe dunque rifiutato di ascoltare la sua testimonianza, affermando che c'era già un'indagine in corso su Stasi e che non si poteva sovrapporre un'altra pista. Una scelta che, alla luce delle odierne rivelazioni, potrebbe apparire come una mancata apertura verso possibili elementi di prova alternativi.
Le presunte "soffiate" di Tizzoni e le parole della madre di Sempio alle Iene
E c'è poi quanto sostiene la madre di Andrea Sempio. In un’intervista. Daniela Ferrari ha affermato che l’avvocato Tizzoni avrebbe fornito al suo avvocato documenti riservati provenienti dalla Procura di Pavia e che avrebbero di fatto favorito la difesa del figlio. "Non so se glieli ha dati a pagamento o gratis". Questo episodio ha generato non pochi interrogativi, poiché se confermato indicherebbe una gestione discutibile delle informazioni sensibili relative all’indagine. Se non una vera e propria violazione del protocollo legale.
I dettagli sull'indagine che Sempio inspiegabilmente conosceva nel 2017
Le parole della madre di Sempio sono da mettere in relazione ad alcune intercettazioni risalenti al 2017. Dalle quali emergeva come Sempio e la sua famiglia, all'epoca dei primi accertamenti nei suoi confronti che si conclusero con una archiviazione, fossero a conoscenza di alcuni dettagli che non avrebbe potuto sapere. Come il fatto che "gli investigatori hanno trovato le telefonate all’una di notte a casa di Chiara". Persino dell'imminente archiviazione il padre di Sempio parlava in questi termini al telefono: "Ha detto che gira voce da Tizzoni che è in fase d’archivio". Su tutti questi elementi c'è chi sostiene che la Procura di Pavia avrebbe ora deciso di avviare accertamenti. Ma al momento non esistono accuse formali nei suoi confronti.
Più in generale, Tizzoni è noto per aver tenuto sempre una posizione molto ferma nell'escludere dal campo d'azione qualsiasi elemento che potesse suggerire una ipotesi diversa da quella che porta ad Alberto Stasi come responsabile - solo ed unico - dell'assassinio di Chiara Poggi. E del resto questa è ad oggi la verità giudiziaria dopo tre gradi di giudizio. Una verità che tuttavia scricchiola sotto il peso dei nuovi elementi in mano alla Procura pavese che ha avviato una nuova indagine.
La biografia di Gian Luigi Tizzoni
Gian Luigi Tizzoni è un avvocato penalista milanese con una lunga carriera nel diritto penale dell’economia e nei reati contro la pubblica amministrazione. Nel corso degli anni ha rappresentato figure di rilievo come l’imprenditore Salvatore Ligresti e la società del gruppo Salini Impregilo. Tuttavia, è noto al grande pubblico soprattutto per essere il legale storico della famiglia di Chiara Poggi, la giovane uccisa il 13 agosto 2007 nella villetta di Garlasco. Nel suo libro "Processo Garlasco: diritto alla verità", Tizzoni ha raccontato la sua lunga esperienza nel caso, sottolineando l'importanza della verità processuale. L'avvocato è stato - suo malgrado - al centro delle cronache anche nel 2015. E' infatti scampato alla sparatoria del tribunale di Milano di dieci anni fa: si trovava infatti in aula quando Claudio Giardiello aprì il fuoco causando tre morti e due feriti.
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