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Milano
Cinema: è morto a 87 anni il regista Ermanno Olmi

Lutto nel cinema, è morto il regista lombardo Ermanno Olmi

Lutto nel mondo del cinema: e' morto nell'ospedale di Asiago dopo una lunga malattia il regista Ermanno Olmi. Aveva 86 anni ed era ricoverato da venerdi' sera. Nato a Bergamo il 24 luglio del 1931, Olmi nel 1978 aveva vinto la Palma d'Oro al Festival di Cannes e il Premio Ce'sar per 'L'albero degli zoccoli'. Nel 1989 con 'La leggenda del santo bevitore' ha ricevuto il Leone d'Oro alla Mostra del cinema di Venezia.


Cinema: è morto a 87 anni dopo una lunga malattia

Ermanno Olmi combatteva da tempo contro una grave malattia. Come scrive il sito web del Giornale di Vicenza, il regista quasi 87enne se n'e' andato circondato dai suoi affetti piu' cari, la moglie Loredana, la figlia Elisabetta e i figli Fabio ed Andrea. Come scrive il giornale, Olmi aveva espresso il desiderio di trascorrere le sue ultime ore nella casa di contrada Val Giardini di Asiago, ma la morte e' sopraggiunta prima che la famiglia potesse organizzare il trasporto per esaudire le sue ultime volonta'. 

"Con Ermanno Olmi scompare una delle personalita' piu' significative del nostro tempo. La sua vita non si riassume solo nella sua arte che pure ha realizzato alcune delle pietre miliari della storia del cinema. Olmi e' stato profeta potente, di immagini, di parole e di spirito. La sua personalita', la sua comunicativa, il suo fine intuito della psicologia umana, ne hanno fatto il testimone piu' attento della fase di cambiamento piu' significativa della vicenda della nostra storia". Cosi' il sindaco di Milano Giuseppe Sala commenta sulla sua pagina Facebook la scomparsa del regista. "Appassionato del nuovo, non ha mai smesso di ammonire e di persuadere tutti (e soprattutto i giovani) a non cedere alle false suggestioni del progresso a tutti costi - scrive il sindaco - . Ed e' nell'umanita' piu' profonda che ha sempre rintracciato la speranza di un mondo piu' vero, piu' aperto e generoso". Sala offre poi un ricordo personale del grande regista: "Ho avuto la fortuna di averlo a fianco nella strada dell'Expo. Gratuitamente, ha realizzato le meravigliose immagini che ne hanno costituito ben piu' di un film. Ermanno e' stato l'anima dell'Expo. Ha continuato a spronarci, a sferzarci e a insistere perche' l'Expo di Milano avesse nella semplicita' il suo vero significato: quello della continua ricerca di una vita autentica, lontana dagli stereotipi e svincolata dai condizionamenti e dalle sofisticazioni del mondo del puro interesse. Grazie, Ermanno. Mi mancheranno i tuoi rimbrotti e il tuo sorriso. Ma, credimi, lottero' sempre perche' il tuo insegnamento continui ad essere la strada maestra della nostra Milano.

"Ci ha lasciati un grande lombardo, un regista che ha saputo raccontare con inarrivabile cifra stilistica i territori della nostra regione, le comunita' che l'hanno resa unica in Italia e nel mondo per la devozione al lavoro". Cosi' il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ricorda Ermanno Olmi, regista di origine bergamasche - era nato a Treviglio nel 1931 - ma da anni residente a Milano, deceduto ad Asiago, in provincia di Vicenza. "La gratitudine che i lombardi gli hanno voluto dimostrare - ha aggiunto il presidente - puo' essere sintetizzata anche con la consegna del nostro riconoscimento piu' alto, la 'Rosa Camuna', attribuitogli lo scorso anno". "Da lombardo - ha detto ancora il presidente - credo che il maggiore tributo ricevuto da Olmi fu la Palma d'oro al Festival di Cannes per 'L'albero degli zoccoli', nel 1977. Un capolavoro che con meticolosa ricostruzione storica ha rappresentato l'ambiente e il contesto di fine '800 nella bassa pianura.

Il Comune di Bergamo, dalle prime ore di domattina, esporra' a mezz'asta le bandiere sugli edifici comunali, in segno di lutto per la scomparsa di Ermanno Olmi, il grande regista nato a Bergamo 87 anni fa: cosi' ha deciso, poco fa, la Giunta dell'Amministrazione cittadina. Questa mattina, il Sindaco Giorgio Gori ha inoltre voluto rivolgere, via twitter, "un ultimo affettuoso saluto a Ermanno Olmi, figlio illustre di Bergamo, che di questa terra ha splendidamente raccontato le radici contadine, i valori, la fatica e la dignita'

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