Città Metropolitana, il sindacato chiede le dimissioni di Sala - Affaritaliani.it

Milano

Città Metropolitana, il sindacato chiede le dimissioni di Sala

Per la Città Metropolitana di Milano il fallimento è dietro l'angolo. Il sindacato chiede le dimissioni di Sala

di Fabio Massa

Ancora non si sa nulla. Si attende. Per la Città Metropolitana di Milano il fallimento è dietro l'angolo. L'attesa è per le decisioni che arriveranno tra oggi e domani: se - come è ampiamente prevedibile - il governo rinvierà l'obbligo di presentare il bilancio, il fallimento sarà rimandato. Attenzione: non scongiurato, ma solamente rimandato. Intanto, Beppe Sala ha incontrato ieri i sindacati, registrando anche la richiesta apertis verbis di dimettersi. E venerdì dovrebbero arrivare in via Vivaio tutti i sindaci delle città metropolitane, a partire da Nardella, l'uomo che ha preso le redini di Firenze dopo Matteo Renzi. Tutto un gioco delle parti, tuttavia, perché se il fallimento è rinviato, tuttavia rimane nel destino della città metropolitana. Tanto che Beppe Sala - stando alle parole dei sindacalisti presenti - avrebbe allargato le braccia all'incontro di ieri dicendo di aver parlato con Delrio e di avergli detto che la sua legge è un pasticcio. E di aver fatto quel che poteva fare. "Ci ha chiesto un consiglio - spiega ad Affaritaliani.it Milano il delegato Rsu Eugenio Crenca - ci ha chiesto dei suggerimenti. Io ho detto che secondo me doveva dimettersi. Perché nel momento in cui lui chiede a noi suggerimenti, dicendo che ha fatto tutto quanto in suo potere, è ovvio che ci sono forze maggiori che gli impediscono di svolgere il suo ruolo". Ma c'è rottura anche tra i sindacati, visto che Cgil Cisl e Uil hanno chiesto invece "di rimanere ad operare a Sala. Si vede che in un periodo di saldi - commenta caustico il rappresentante Rsu - al primo cittadino stanno facendo gli sconti". 

E ora che cosa succede ai servizi? Secondo un'interpretazione il commissario li garantirà. Secondo invece i sindacati di base, ci saranno tagli lacrime e sangue. Già la manutenzione delle scuole lascia a desiderare. Per non parlare delle strade. "Ora siamo completamente fermi - spiega Crenca - Se ci danno il rinvio andremo avanti in dodicesimi, come l'anno scorso, quando approvammo il bilancio di previsione 2016 a dicembre 2016". Bella previsione. Comunque, tutto quanto come previsto...

fabio.massa@affaritaliani.it








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