Città metropolitana, la Giunta regionale vara la riforma - Affaritaliani.it

Milano

Città metropolitana, la Giunta regionale vara la riforma

"Con questo progetto di legge definiamo un'adeguata valorizzazione della Città Metropolitana di Milano, sulla base del principio che essa rappresenta l'area caratterizzata dalla maggiore intensità e potenzialità produttiva della nostra regione e dell'intero Paese e, di conseguenza, deve essere messa nelle condizioni migliori per sprigionare queste potenzialità in raccordo e collaborazione con la Regione e le altre istituzioni locali e nazionali". E' quanto ha dichiarato il sottosegretario di Regione Lombardia con delega ai Rapporti con la Città Metropolitana Giulio Gallera, illustrando in conferenza stampa, insieme al presidente Roberto Maroni, i contenuti del progetto di legge, approvato dalla Giunta regionale, 'Disposizioni per la valorizzazione del ruolo istituzionale della citta' metropolitana di Milano, in applicazione della legge 7 aprile 2014, n. 56'.
 
"Il progetto di legge - ha proseguito Gallera - e' stato realizzato anche grazie a un intenso lavoro di confronto con la Citta' Metropolitana nel Tavolo inter-istituzionale creato ad hoc e a diversi momenti di confronto, approfondimento e condivisione con alcuni rappresentanti delle principali realta' socio-economiche, Assolombarda, Confcommercio, Camera di Commercio, Confartigianato". La legge regionale prevede l'istituzione della Conferenza permanente Regione - Città metropolitana, vera e propria cabina di regia in cui, attraverso un Intesa quadro, vengono stabilite le linee programmatiche e le iniziative progettuali di raccordo tra il Piano Regionale di Sviluppo e il Piano Strategico della Città Metropolitana. L'intesa quadro può articolarsi anche in specifici accordi o intese settoriali o altre forme di collaborazione nonché in specifiche attività progettuali anche in riferimento alla programmazione comunitaria.

MARONI: "INTERVENUTI PER RIDURRE DANNI DI DELRIO"/ Dichiara Maroni: "Speriamo che quello che abbiamo fatto sia condiviso dal Consiglio e che serva davvero a fare gestire bene la Città metropolitana. Abbiamo forte contrarietà alla Riforma Delrio, perché cancella le Province senza cancellarle, toglie i soldi lasciando da svolgere compiti importanti. Noi siamo intervenuti per ridurre il danno". "Ad esempio - ha proseguito Maroni - siamo intervenuti sul trasporto disabili, che costa 10 milioni. Le Province non erano in grado di garantire questo servizio. Regione Lombardia non era obbligata a mettere le risorse, ma abbiamo voluto farlo, perché, prima delle polemiche, il nostro compito, dal punto di vista etico, e' quello di risolvere problemi dei cittadini. A volte mi chiedo se sia utile continuare sulla strada della virtuosità,, perché poi veniamo penalizzati. Se pero' questo significa risolvere i problemi dei Lombardi, è giusto farlo". A questo proposito, Maroni ha ricordato che, proprio oggi, la Corte dei Conti ha detto che la Regione ha il Bilancio a posto: "unica Regione in Italia, abbiamo fatto investimenti per 80 milioni senza aumentare l'indebitamento, nonostante i tagli del Governo. La riforma approvata - ha aggiunto Maroni - non è  assolutamente punitiva nei confronti della Città metropolitana, anzi ne rafforza i poteri per governare il territorio". Il progetto di legge viene ora trasmesso al Consiglio regionale. "Domani - ha concluso il presidente - il Consiglio regionale approverà la Riforma delle autonomie, il primo punto della riforma complessiva. Si prevede, tra le altre cose, una sperimentazione per la Provincia di Sondrio, che diventerà una sorta di Provincia a Statuto speciale come il Trentino, l'Alto Adige e il Cantone dei Grigioni".

COSA DICE LA NUOVA LEGGE/ I contenuti della legge sulla città metropolitana approvata dalla giunta regionale sono derivati da un lavoro intenso di confronto con la Città metropolitana di Milano. Nella legge, difatti, è stata accolta la richiesta avanzata dalla Città Metropolitana che la stessa concentri la sua Azione solo sulle funzioni fondamentali e su quelle 'intimamente connesse alle funzioni attribuite dalla Legge Del Rio. Si stabilisce  che vengano trasferite alla regione le seguenti materie:Agricoltura, Foreste, Caccia e Pesca le Politiche culturali ed alcune funzioni relative ad Ambiente ed Energia. La ricollocazione presso Regione Lombardia della funzione dell'Agricoltura risponde anche ad un disegno complessivo di razionalizzazione delle funzioni Caccia, Pesca, Foreste ed Agricoltura.

Si prevede che la giunta regionale avvii entro 60 giorni dall'entrata in vigore della  legge il confronto con la Città Metropolitana per l'individuazione condivisa delle zone omogenee. La nuova legge regionale prevede la creazione del Piano Territoriale Metropolitano (PTM), che assume valenza di pianificazione territoriale di coordinamento. Viene stabilito che gli insediamenti di portata sovracomunale nella Città metropolitana vengono definiti dal PTM anziché dai Piano di Governo del Territorio (PGT) comunali, con efficacia prescrittiva e prevalente sugli atti dei PGT stessi. La Città metropolitana e' stata dunque dotata di uno strumento che permette di incidere sulle scelte di rango metropolitano in maniera sovraordinata rispetto ai Comuni. Per quanto riguarda l'organizzazione del servizio idrico integrato, si procede da una parte alla ridefinizione di un unico ambito territoriale per tutto il territorio corrispondente ai confini amministrativi della nuova Città metropolitana, dall'altra all'individuazione di un corrispondente unico ente di governo per tutto l'ambito. Prevista, inoltre, l'unificazione nel Parco regionale metropolitano di Cintura Verde, degli attuali Parchi regionali - interamente metropolitani -  Nord Milano e Agricolo Sud Milano. La scelta di istituire un Parco della cintura verde metropolitana amministrato da un unico gestore è orientata ad una logica di razionalizzazione, efficacia ed efficienza dell'azione di tutela e valorizzazione del territorio. L'iniziativa, in particolare, intende razionalizzare la gestione delle aree verdi situate intorno al principale contesto urbanizzato della Città metropolitana tramite il suo affidamento ad un unico Ente di diritto pubblico, costituito dai Comuni interessati e dalla Città metropolitana di Milano.

Anche tenendo conto di quanto previsto dallo Statuto della Città metropolitana stessa, secondo cui "il piano territoriale metropolitano definisce lo scenario infrastrutturale strategico di lungo periodo inerente le reti di trasporto di rilevanza metropolitana",  viene introdotta la specificità dell'Agenzia del trasporto pubblico locale con cui si riconosce un particolare potere della Citta' metropolitana. Vengono infatti previste procedure specifiche ed originali che garantiscono sia il ruolo della citta' metropolitana sia quanto risulta esplicitamente di rilievo comunale.

L'articolo 9 sullo sviluppo economico rappresenta una proposta fortemente innovativa che attribuisce alla Città Metropolitana diversi strumenti utili alla promozione e all'attrattività del territorio e dell'occupazione. Punta alla definizione di uno specifico ruolo della Città metropolitana nella promozione delle attivita' finalizzate allo sviluppo e valorizzazione delle imprese artigiane e della manifattura innovativa. In ottica di relazioni multi-livello, viene infine specificato, il ruolo della Camera di Commercio di Milano e degli ulteriori soggetti che sul tema necessitano dell'opportuno coinvolgimento ed inoltre con il comma 7 dell'articolo 9 viene indicato il coinvolgimento su specifici ambiti anche per i Distretti del commercio e per le specifiche reti di imprese interessate. Viene disciplinato anche il tema delle richieste di adesione alla Città Metropolitana da parte dei Comuni che appartengono ad altre circoscrizioni provinciali. Viene sancita la richiesta di parere, in ordine alle richieste di adesione, sia da parte della Citta' metropolitana sia della Provincia del Comune richiedente l'adesione.








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