Città Metropolitana, spettro commissariamento: sindacati sul piede di guerra - Affaritaliani.it

Milano

Città Metropolitana, spettro commissariamento: sindacati sul piede di guerra

Situazione descritta come in velocissimo deterioramento per Città Metropolitana. E c'è chi evoca lo spettro del commissariamento. Ecco cosa sta succedendo

di Fabio Massa

Una situazione descritta come in velocissimo deterioramento. La Città Metropolitana è ancora una volta al centro non per qualche progetto di particolare importanza, o per un servizio reso ai cittadini, ma per questioni che riguardano i fondi. C'è addirittura chi evoca lo spettro del commissariamento dell'ente con elezioni di secondo livello che ha preso - dopo il pasticcio della legge Delrio - il posto della Provincia.

"Il sindaco metropolitano, nei suoi incontri con Renzi prima e Gentiloni poi, non ha mai affrontato il tema della modifica della legge Delrio - spiega il consigliere comunale Alessandro De Chirico ad Affaritaliani.it - Mentre il dissesto è ormai imminente, che fine faranno i "gioielli" dell'ente? Per l'Idroscalo si attendono gli esiti di un bando, ma quale futuro si prevede per Casa delle Culture e del nuovo palazzo di via Soderini?".

Ma non c'è solo questo sul piatto. Secondo rumors la vicesindaco Arianna Censi sarebbe andata a incontrare il Prefetto nella giornata di ieri. Intanto le sigle sindacali sono sul piede di guerra: "Le preoccupazioni per la situazione della Città Metropolitana, per cui abbiamo chiesto l’incontro, hanno trovato una piena conferma - spiegano i sindacalisti - Al momento, a fronte della situazione che ben conoscete, per l’approvazione del Bilancio Preventivo si rende necessario un intervento legislativo del Governo per la proroga dei termini o per il finanziamento necessario, sia per il rispetto del’impegno di 25 Mln, contenuto nel Patto per Milano, che di quello strutturale del quale non si è trovata traccia nella legge Finanziaria. Si rende necessario lo strumento legislativo perché il termine del 31 marzo è stato messo nella legge Finanziaria".

Insomma, il 31 marzo pare essere la dead-line. Ma che cosa succederebbe in caso di rinvio? "Il rinvio non costituirebbe una soluzione dei problemi ma solo un loro spostamento in avanti. La cosa permetterebbe anche di prorogare i contratti dei colleghi assunti a tempo determinato ma, a domanda, non ci è stato detto per quanto - hanno spiegato i sindacalisti - I rappresentanti istituzionali non ci hanno dato elementi utili per capire quale quadro si può prefigurare, sia in relazione con i necessari atti del Governo, sia in relazione alle intenzioni della Regione Lombardia per quanto riguarda le deleghe della Formazione e del Lavoro e della Viabilità".

C'è poi la questione della convocazione del consiglio metropolitano, che a fronte della scadenza del 31 marzo è stato convocato il 5 aprile. Lasciando "fortemente sconcertati" i sindacati. "Noi non possiamo accettare alcuna apatia e alcun fatalismo, perché noi non siamo spettatori ma coloro che quotidianamente danno corpo alle funzioni assegnate alla Città Metropolitana", spiegano ancora Cgil, Cisl, Uil e Csa.

Chiude De Chirico: "Dopo poco più di 5 mesi dall'insediamento del nuovo consiglio metropolitano, Sala e la sua giunta disattendono le promesse elettorali, calpestando i diritti dei lavoratori precari che da anni chiedono la regolarizzazione".

@FabioAMassa
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